Basket

Robert Zinn, l'ex bianconero che giocava con i campioni del mondo

Il playmaker rossocrociato di origini tedesche, in forza ai Lugano Tigers fino alla scorsa stagione, ci racconta le sue emozioni per il trionfo della Germania ai Mondiali di Manila
© CdT/Chiara Zocchetti
Fernando Lavezzo
11.09.2023 18:00

Oggi Robert Zinn è un nazionale rossocrociato. Nato e cresciuto in Germania, in passato ha però indossato la maglia della selezione tedesca a livello giovanile. Domenica l’ex playmaker dei Lugano Tigers, trasferitosi in estate ai Ginevra Lions, si è goduto la finale in isolamento, a casa sua: «È stato emozionante, anche perché conosco personalmente alcuni giocatori. A 18 anni ho giocato con Andreas Obst e Johannes Thiemann nella seconda squadra del Bamberg. Siamo ancora in contatto, in estate capita di allenarci insieme. Ho inoltre affrontato Dennis Schröder in un All Star Game giovanile e i fratelli Wagner quando erano all’ALBA Berlino. Erano ancora giovani, ma già molto forti. Sono contentissimo per tutti loro».

Per Zinn il titolo mondiale è una sorpresa, ma non troppo: «Una volta arrivati in finale contro la Serbia, sapevo che avremmo avuto le nostre carte da giocare. A loro mancavano giocatori fortissimi come Jokic. Noi, invece, potevamo contare sulle nostre stelle e su un grande collettivo. Alla vigilia del torneo non mi aspettavo il titolo, ma sapevo che la squadra era forte. Lo aveva già dimostrato agli Europei dello scorso anno, chiusi al terzo posto dopo aver battagliato con la Spagna in semifinale. Il segreto? Gli exploit di Dirk Nowitzki in NBA hanno certamente contribuito a rendere il basket uno sport sempre più popolare in Germania. Inoltre, è stata preziosa l’introduzione nel 2006 della lega nazionale U19 denominata NBBL. Un campionato che riunisce i migliori giovani e che conta su allenatori professionisti e strutture di alto livello». 

In allenamento, Zinn dovrà forse trattenere la sua gioia:  «A Ginevra ho un allenatore e un compagno serbi. Per loro è stata una domenica frustrante, spero che non siano arrabbiati con me»

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