Sci alpino

Record di «Odi» e acuto di Ramon: gli ultimi regali dalle finali

Il nidvaldese domina il gigante e raggiunge 2.042 punti nella generale di Coppa: cancellato il primato di Herminator - Il vallesano si aggiudica lo slalom davanti a Braathen, che conquista il globo della specialità
Marco Odermatt con i tre globi vinti in questa stagione di Coppa del Mondo: superG, gigante e generale. © KEYSTONE/Jean-Christophe Bott
Raffaele Soldati
20.03.2023 06:00

La stagione di Coppa del Mondo è stata archiviata. Un fine settimana denso di emozioni a Soldeu. Dal magico sabato di Marco Odermatt alla straordinaria domenica di Ramon Zenhäusern. Record di punti per il nidvaldese: 2.042. 42 in più rispetto al precedente primato, detenuto dall’Herminator Hermann Maier. Storia di oltre vent’anni fa: stagione 1999-2000. In Andorra «Odi» si è aggiudicato anche la gara tra le porte larghe infliggendo oltre 2’’ al norvegese Henrik Kristoffersen. Bandiere rossocrociate che sventolano e inni svizzeri a ripetizione. Perché la gara tra le porte strette ha regalato il sesto successo in Coppa del Mondo (il secondo in stagione) al gigante Ramon. Il vallesano, già leader dopo la prima manche in slalom, ha sciato alla grande anche nella seconda, mettendo alle spalle (+0’’06) il norvegese Lucas Braathen, che si è aggiudicato la coppa della specialità. Sul podio di giornata, l’altro scandinavo, Kristoffersen. Appena fuori dal podio (4.) il vodese Marc Rochat. Nello slalom femminile di sabato era invece rispuntata Petra Vlhova. La slovacca, pupilla di Mauro Pini, si è tolta la soddisfazione di tornare sul gradino più alto del podio (davanti alla croata Leona Popovic e a Shiffrin) in una gara non proprio felice per Wendy Holdener (5.). E il gigante femminile domenicale? Una volta ancora è stato firmato dall’americana, che ha portato a 88 i suoi successi in Coppa. Adesso due in più rispetto al mitico Ingemar Stenmark. In questa gara niente podio per Lara Gut-Behrami, che si è dovuta accontentare del quarto posto dietro alla norvegese Stjernesund e alla canadese Valérie Grenier. Petra è invece uscita nella prima manche. La ticinese si è così assicurata il posto d’onore nella generale, preceduta soltanto da Shiffrin. Di Lara e del suo quarto globo in superG abbiamo parlato negli scorsi giorni sottolineando il suo ottimo finale di stagione, che le ha fatto dimenticare le giornate amare dei Mondiali a Courchevel-Méribel.

Il ritiro di Tessa Worley

Lara è dunque finalmente tornata a sorridere e a ricevere abbracci da compagne e avversarie. Tra queste Tessa Worley, due volte campionessa del mondo in gigante (2013 e 2017), che proprio ieri ha annunciato il ritiro dalle competizioni. A 33 anni, uno in più della ticinese, la transalpina (16 successi e 36 podi in carriera) ha detto basta. Lara invece prosegue. E lo fa con la convinzione di poter rilanciare una volta ancora il guanto di sfida a Mikaela Shiffrin e al gruppetto di azzurre che in questa stagione hanno fatto incetta di podi mostrando una notevole costanza e un’impressionante regolarità.

Resiste il primato di Maze

Di sua maestà Shiffrin si è parlato tanto, dimenticando forse di sottolineare che in 38 gare ha totalizzato 2.206 punti migliorando il suo primato personale, ma non quello assoluto delle donne ancora detenuto dalla slovena Tina Maze (2.414 nella stagione 2012-2013). Il punteggio finale di Lara Gut-Behrami si attesta a quota 1.217 punti. Niente male. Una stagione super con il globo del superG e due posti d’onore: nella generale e nel gigante.