Hockey

«Sosteniamo la Sezione Giovanile del Lugano finanziando progetti concreti»

La partita di domenica pomeriggio tra i bianconeri e il Friburgo sarà dedicata alla Fondazione HCL Academy presieduta da Massimo Pedrazzini - Nata nel 2015, ha già raccolto oltre 600 mila franchi
Massimo Pedrazzini insieme ad alcuni giovani bianconeri. © Fondazione HCL Academy
Fernando Lavezzo
21.10.2023 06:00

La sfida di domenica pomeriggio tra Lugano e Friburgo (ore 15.45) coincide con l’annuale Academy Match, la partita dedicata alla Fondazione HC Lugano Academy che dal 2015 sostiene la Sezione Giovanile bianconera. Per l’occasione, le ragazze e i ragazzi sotto i 16 anni avranno diritto a un biglietto gratuito in tutti i settori della Cornèr Arena.

Il simbolico ingaggio d’inizio sarà effettuato dal presidente della Fondazione HC Lugano Academy, Massimo Pedrazzini, avvocato e grande tifoso bianconero. «Il nostro scopo - ci spiega - è raccogliere fondi a favore della Sezione Giovanile dell’HCL, una realtà che conta 400 tesserati, 130 volontari e 27 allenatori, di cui 7 professionisti. L’obiettivo non è formare 50 nuovi Fazzini, ma 400 uomini e donne che, attraverso lo sport, imparino a muoversi nella vita. Se poi, da questo contesto, dovessero uscire 20 giocatori di Swiss League, 5 giocatori di National League e 3 futuri titolari della prima squadra bianconera, tanto meglio».

Come detto, la Fondazione esiste dal 2015. «In questi anni - afferma Pedrazzini - abbiamo raccolto più di 600 mila franchi e lo abbiamo fatto in modo poco appariscente. Ora abbiamo deciso di darci una mossa, di essere più visibili. In tempi relativamente brevi, vorremmo che la Sezione Giovanile dell’HCL possa camminare con le sue gambe ed essere finanziariamente indipendente dalla prima squadra».

Da qualche giorno, Massimo Pedrazzini è entrato anche nella dirigenza dell’associazione Hockey Club Lugano, responsabile della gestione della Sezione Giovanile. «Attraverso la mia figura, ci sarà una migliore coordinazione tra chi raccoglie i fondi e chi li riceve. Non è intenzione della Fondazione HCL Academy ficcare il naso su questioni tecniche e strategiche. Abbiamo però l’interesse che il denaro venga speso bene e che ci si focalizzi su progetti concreti».

Ed è proprio su progetti concreti che la Fondazione HCL Academy ha operato in questi otto anni. «Penso ad esempio al ghiaccio estivo, che offre alle giovani leve otto settimane supplementari di allenamenti in pista. Abbiamo inoltre messo a disposizione del vivaio bianconero uno skill coach a tempo pieno per allenamenti specifici su pattinaggio e conduzione del disco. Senza ovviamente dimenticare il connubio scuola e sport. La Fondazione ha sostenuto il progetto Scuola Media pubblica per sportivi ideato dalla Sezione Giovanile in collaborazione con le Scuole Medie di Canobbio. Insieme al Liceo Diocesano Pio XII di Breganzona è stato invece creato un curriculum sportivo che permette agli atleti di allenarsi ed assentarsi quando necessario. Fondamentale, in questo contesto, è la figura del tutor che coordina e organizza le ore di studio e di recupero. Vogliamo che i ragazzi possano portare avanti scuola e hockey senza dover sacrificare l’uno o l’altro».

C’è poi l’aspetto della promozione: «Vogliamo avvicinare i giovani all’hockey, andando anche a parlarne nelle scuole. È importante far capire ai genitori e al corpo docente che non intendiamo mandare i loro bambini nella fossa dei leoni. A quell’età il disco su ghiaccio è puro divertimento».

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