Tennis

Alcaraz spazza via Zverev, mentre agli US Open si diffonde un virus influenzale

Il grandissimo caldo e un misterioso virus sta mettendo in difficoltà i tennisti - Medvedev: «Nella sfida contro Rublev il calore mi ha annebbiato la vista, non vedevo quasi più la palla e ho giocato d’istinto»
La stretta di mano tra Alexander Zverev e Carlos Alcaraz. ©AP/Frank Franklin
Red. Sport
07.09.2023 18:30

Un misterioso virus influenzale ha colpito diversi giocatori all’Open degli Stati Uniti. La stampa, partendo da un tweet di Ons Jabeur, lo ha battezzato «US Open Bug». La tunisina, uscita di scena prematuramente, aveva raccontato di sentirsi come una zombie a causa della febbre. Tra i malati ci sarebbe anche la polacca Iga Swiatek, eliminata agli ottavi, che da lunedì non sarà più numero 1 al mondo. Ad assicurarsi la nuova leadership sarà la bielorussa Aryna Sabalenka (n. 2), scesa in campo nella scorsa notte per guadagnarsi il posto in finale nella sfida contro la statunitense Madison Keys, finalista a New York nel 2017. «Al fatto che diventerò numero 1 non penso ancora. Lo farò una volta concluso il torneo». Un torneo che, naturalmente, sogna di vincere dopo essere stata superata nell’ultimo atto in gennaio all’Open d’Australia. E gli uomini? Più dell’influenza - che ha pure colpito diversi giocatori, a incominciare dall’austriaco Dominic Thiem, costretto a ritirarsi settimana scorsa, nel secondo turno del torneo - ha creato problemi il clima. Ieri, nel quarto di finale vinto contro il connazionale Andrey Rublev, Daniil Medvedev ha definito la partita estenuante: 6-4 6-3 6-4 il risultato dopo 2 ore e 48’’ minuti di gioco. «Alla fine del secondo set, a causa del caldo, non vedevo quasi più la palla. Giocavo d’istinto. Non potevo fare altro. Giocare in quelle condizioni è pericoloso per la salute. Bisognerebbe fare qualche riflessione. Quanto si può andare avanti così senza svenire in campo?», si è chiesto il russo indicando i segni rossi sul suo viso. «Queste - ha aggiunto - non sono ustioni da sole. Non ho più pelle a furia di asciugare il sudore dal naso e dalla fronte».

Il caldo torrido all’interno dell’Arthur Ashe court è la maggiore preoccupazione di Medvedev. Il vincitore a New York nel 2021 si è rallegrato di aver conquistato la sua 54.esima vittoria in stagione. Meglio di lui solo Carlos Alcaraz, arrivato a quota 58 dopo aver liquidato in tre set il tedesco Alexander Zverev: 6-3 6-2 6-4. «Ha una potenza inarrivabile - ha detto Medvedev riferendosi all’iberico - . Io difendo bene. Sono sempre lì. Cerco di rimandare tutto dall’altra parte. Prevedo però che con Carlos tutto sarà più complicato». Comunque vada a finire la partita, Alcaraz lunedì non sarà comunque più il n. 1 al mondo. A soffiargli il posto è Novak Djokovic, che nell’altra semifinale se la vedrà con l’americano Ben Shelton, 20 anni, la rivelazione del torneo.