Calcio

Un calcio al Sion e una carezza a Bottani

Mattia Croci-Torti archivia l’esordio amaro, costatogli pure un infortunio al piede, e s’aggrappa al numero 10 per la sfida con il GC - «Mattia è un’icona, faremo di tutto per tenerlo»
L'allenatore bianconero Mattia Croci-Torti. ©Keystone/Crinari
Massimo Solari
22.07.2022 16:53

A Mattia Croci-Torti è tornato il sorriso. E ciò nonostante l’esordio amaro contro il Sion abbia lasciato il segno. Anche nel suo fisico. «Il piede? Va meglio. Anzi, ne approfitto per scusarmi. Domenica mi sono presentato alla conferenza stampa post partita dolorante. E il motivo è presto detto. Ho avuto una reazione eccessiva, tirando un calcio a una poltrona negli spogliatoi». No, il giallo, o meglio il rosso diretto a Daprelà non è andato giù al tecnico del Lugano. «Ero arrabbiato e dispiaciuto. Il VAR ci ha messo il bastone tra le ruote. Ancora. A Cornaredo, ultimamente, succede spesso. L’arbitro decide in modo corretto, ma questo buon lavoro non è garantito da Volketswil. Va da sé, resto convinto che l’intervento di Fabio non meritasse l’espulsione». E, aggiungiamo noi, che senza una simile scelta i bianconeri potessero girare la partita. «Non voglio piangere sulle decisioni dei direttori di gara e devo migliorare nella gestione delle emozioni» prosegue il Crus: «Fa specie però ravvisare che tutte le volte veniamo traditi da chi non è sul campo e non conosce le dinamiche di una partita. Cosa dovrei dire ai miei giocatori? Di non essere aggressivi? Di non andare al contrasto? Suvvia, il calcio non è fatto di ballerine».

Il nuovo status del Pibe

Il Lugano, tuttavia, dovrà tornare a danzare. Alzando il livello rispetto alla prova opaca offerta al cospetto dei vallesani. I primi tre punti, i sottocenerini andranno così a cercarli a Zurigo. Domenica, contro il Grasshopper. «Affrontiamo una squadra che non ha cambiato niente. Per altro dopo essere stata forse la migliore compagine dell’ultimo quarto dello scorso campionato. Insomma, ci attende una gara difficilissima. Guai a presentarci al Letzigrund in modo spavaldo, credendo di essere la formazione più forte. No, servirà essere umili, consapevoli che sarà un match di grande sofferenza». A differenza del debutto in emergenza, Croci-Torti potrà comunque affrontare la sfida con qualche arma in più. Su tutte, il ritorno dal primo minuto di Mattia Bottani. «Non ha ancora i 90 minuti nelle gambe ma non ho dubbi sulla sua titolarizzazione. Con il Sion non ho voluto prendermi il rischio di schierarlo dall’inizio visto che non aveva disputato troppe amichevoli e che necessitava di ritmo». Il Sion, già, che come da noi anticipato ha messo gli occhi proprio sul Pibe bianconero. Sulla questione, l’allenatore in ogni caso non si scompone. Anzi, rilancia. «Quando si discute di Mattia bisogna avere solo rispetto. È un giocatore che ha disputato 274 partite nel Lugano, realizzando 44 gol e 35 assist. Ha giocato due finali di Coppa Svizzera, una delle quali vinta, oltre a poter vantare due partecipazioni in Europa League e una convocazione in Nazionale. Parliamo, né più né meno, di un’icona del club. Ed è normale che tutte le squadre siano interessate a un giocatore del genere».

Okay, ma il rischio di vederlo partire - seppur potenziale - esiste? Sentite il Crus: «Posso raccontarvi quello che osservo tutti i giorni. E cioè un giocatore che in allenamento sta dimostrando di avere voglia di vincere con questa maglia. In questi anni Bottani ha migliorato tanto anche il sottoscritto, grazie al suo essere esigente. Perciò le voci sul suo conto non mi hanno toccato. Vedo come lavora e la voglia che ha di aiutare la squadra. Mattia, inoltre, è serenissimo. Semplicemente il suo status è cambiato dopo la vittoria della Coppa e la chiamata in rossocrociato. E noi faremo di tutto per tenerlo a Cornaredo».

«Saipi? Va sostenuto»

Bottani, dicevamo, tornerà ad accendere la manovra offensiva bianconera. Permettendo così a Sabbatini di fare un passo indietro e soprattutto a Valenzuela - invero ottimo in mediana - di tornare a fare il terzino. «Anche perché non abbiamo altri elementi da schierare a sinistra» indica il mister ticinese. Per poi aggiungere: «A Zurigo recupereremo un giocatore come Belhadj e potremo altresì contare sull’ultimo acquisto Bislimi. È un giocatore molto interessante, già pronto e dunque in grado di darci una mano già contro il GC». La partita con la sua ex squadra, Allan Arigoni la comincerà invece dalla panchina. «Purtroppo - rileva il tecnico - non ha disputato nemmeno un’amichevole e con la squadra ha effettuato solo quattro allenamenti». Chi, al contrario, si è sempre allenato ma ha deluso nelle ultime apparizioni, è Saipi. «Amir è un ragazzo intelligente, sa bene che poteva fare meglio contro il Sion» afferma il Crus, difendendo il suo portiere. «È giovane, dunque va aiutato e sostenuto. Dopotutto, alla sua età, deve già gestire una certa pressione. Saipi, comunque, ha tante qualità e come tutti i portieri vive di alti e bassi. Ovviamente speriamo che viva il più possibile dei primi. L’importante è che abbia sempre voglia di migliorare, evitando di sedersi sui buoni risultati della scorsa stagione». E, come Mattia Croci-Torti, cercando di dare un calcio e dimenticare alla svelta l’esordio amaro in campionato.

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