Pagellone finale

Widmer ed Embolo i migliori, Akanji invece non giganteggia

I voti finali dei protagonisti svizzeri a Qatar 2022
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Massimo Solari
08.12.2022 12:30

Sommer 4

I fasti di Euro 2020 sono un lontano ricordo. La stagione, d’altronde, è un’altra. E ciò nonostante l’aria condizionata. Pochi interventi da fenomeno e però anche poche colpe sui (tanti) gol incassati. Sommer is over.

Widmer 5

La sua importanza - emersa in modo prepotente durante la fase a gironi - è un lamento in assenza. Contro il Portogallo, sulla destra, ci ritroviamo nudi. Metti la canottiera (la prossima volta).

Akanji 3,5

Doveva essere il pilastro sul quale costruire il nostro Mondiale. E invece, tolta la prestazione maiuscola con il Brasile, il difensore del City smarrisce la sua autorevolezza. Sino a naufragare. Gigante dai piedi d’argilla.

Elvedi 4,5

Inizia bene, prima di mancare terribilmente - soprattutto ad Akanji - contro Serbia e Portogallo. Eppure, a differenza di quanto sostenuto dal ct, si sentiva pronto per gli ottavi. Telefono senza fili.

Rodriguez 4

Un piccolo capolavoro - al cospetto dei serbi - attorniato dai consueti quadretti. Antiquariato per intenditori.

Xhaka 4

Sembrava un crescendo rossiniano. E invece - pur rimanendo il tenore rossocrociato - sul più bello è arrivata la stecca. Voleva vincere i Mondiali con la maglia di un altro.

Freuler 3,5

Il suo torneo è una perenne rincorsa. All’avversario, ai ripari. E alle migliori sensazioni. Remo controcorrente.

Sow 3,5

Nella terra di nessuno - tra il centrocampo e la difesa avversarie - finisce per soffrire di malinconia. Sacrificio fuori ruolo.

Shaqiri 4,5

Viene inghiottito dal Lusail Stadium, è vero. Per il quinto grande torneo consecutivo, tuttavia, lascia un segno indelebile. E pensare che si dubitava del suo grado di prontezza. La storia infinita.

Vargas 3,5

Incarna alla perfezione il concetto di «vorrei ma non posso». Musica leggerissima.

Embolo 5

Supera finalmente l’esame. Trascinando di peso la squadra e segnando gol pesanti. Colossal.

Kobel 4

Il futuro gli appartiene. Il presente, ancora per un po’, avrà i volti scontrosi di Mitrovic e Vlahovic. Il 6 dicembre - uno dei giorni più neri per il calcio svizzero - era il suo compleanno. Tanti auguri.

Schär 3,5

Azzeccare due partite di fila, evidentemente, è chiedere troppo. A un passo da Gonçalo Ramos.

Fernandes 3

Nell’immaginario dei tifosi rossocrociati (e forse anche in famiglia), rimarrà il perdente dei Fernandes. Quando il jolly non è un asso nella manica.

Zakaria 3,5

Avrebbe voluto giocare di più. L’autunno tormentato, però, lo ha condannato in anticipo sul destino. Comunque, meglio non tornare alla Juventus.

Rieder 3

Tre come il voto incassato al termine della sfida con il Brasile. Un sogno che si realizza a 20 anni, ma pure un bagno di realismo. Niente paura.

Cömert 3

Il secondo tempo disputato contro il Portogallo dovrebbe suggerire molte cose. Anche a Gennaro Gattuso. Inadeguato.

Okafor 3,5

Una mezza delusione. Non è al meglio fisicamente e, infatti, i suoi spezzoni di partita sono trattati di macchinosità. Pioli is still on fire?

Seferovic 3,5

Se non avesse sbagliato la chance clamorosa nel finale del match con il Camerun, forse il suo Mondiale avrebbe preso un’altra piega. All’inevitabile passo d’addio.

Frei, Aebischer, Steffen, Fassnacht, Jashari, Omlin e Khön s.v.

Yakin 3,5

Si sopravvaluta nel momento peggiore. Quando, cioè, lucidità e umiltà dovrebbero guidarlo. Gli errori non cancellano i meriti. Ma non ammetterli può diventare pericoloso. Muri di gomma.

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