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Zaccheo Dotti: «Vittoria meritata, abbiamo concesso pochissimo»

Il difensore leventinese e l'allenatore Luca Cereda commentano il successo dell'Ambrì Piotta nello scontro diretto con il Langnau
Zaccheo Dotti, il n. 27 dei leventinesi. ©KEYSTONE / MARCEL BIERI
Fernando Lavezzo
28.01.2023 23:15

Se alla fine della regular season l’Ambrì Piotta resterà fuori dai pre-playoff, di certo non sarà per colpa degli scontri diretti con il Langnau. Alla Ilfis, i biancoblù hanno infatti battuto i Tigers per la quarta volta in stagione, portandosi a +2 sui padroni di casa e a -1 dal Lugano, domenica impegnato a Rapperswil. La corsa è ancora molto lunga, la classifica sempre strettissima, ma il montepremi di sabato sera era di quelli ricchi. La squadra di Luca Cereda ha avuto la meglio perché, a differenza dei tigrotti, è stata capace di ritrovare ordine e fluidità in attacco dopo un primo tempo di bassa qualità.

Andati sotto al primo affondo bernese, favorito da uno sbilanciamento eccessivo, i leventinesi sono riusciti a pareggiare rapidamente in inferiorità numerica grazie ad Alex Formenton, complice un’ingenuità di Luca Boltshauser dietro la sua porta. Nel periodo centrale, Daniele Grassi e compagni hanno ripulito il loro gioco, trovando il 2-1 con Bürgler, sfiorando più volte il tris (due power-play ravvicinati sprecati) e rischiato poco o nulla. Dopo 40 minuti, Conz aveva ricevuto solo 13 tiri contro i 19 scagliati dai suoi compagni. Nella terza frazione, la squadra ticinese ha controllato a lungo il gioco, segnando il 3-1 con Virtanen nel finale. L’improvviso 2-3 di Saarela al 57’31’’ ha regalato qualche brivido evitabile, ma il risultato va certamente stretto all’Ambrì Piotta.

Una prestazione solida

«Con tutte le occasioni che abbiamo avuto, avremmo sicuramente potuto chiuderla prima», conferma Zaccheo Dotti. «Se fossimo riusciti a prendere il largo nel secondo tempo, quando li abbiamo messi costantemente in difficoltà, ci saremmo evitati qualche spavento di troppo negli ultimi giri d’orologio, nei quali il Langnau ha ritrovato un po’ di energia e di speranza, ma va bene così. Nel complesso siamo stati solidi, abbiamo concesso davvero poco dietro. È una partita da prendere come esempio anche per il futuro. Vincere uno scontro diretto ha sempre un significato particolare, spesso sono quelli che fanno la differenza al momento di tirare le somme». Lo scorso anno, di questi tempi, l’Ambrì sembrava tagliato fuori dai giochi per il decimo posto. Poi iniziò una clamorosa rimonta sul Berna. Quest’anno, invece, i leventinesi sono vicini alle altre contendenti: «È un po’ diverso, la scorsa stagione avevamo il coltello alla gola ad ogni partita. Dovevamo vincerle assolutamente tutte. Però, a ben guardare, anche la classifica così stretta non ti permette di mollare la presa e di rilassarti. Dovremo vincerne ancora tante per riuscire a chiudere in zona pre-playoff».

Ancora undici battaglie

Così Luca Cereda: «Confermo quanto ha detto Zaccheo, la nostra è stata una partita solida. Non abbiamo concesso troppo al Langnau, impedendogli di sfruttare quel filtro in zona neutra da cui solitamente riparte in contropiede. Pareggiare in inferiorità numerica ci ha dato sicuramente morale. Ci siamo meritati i tre punti, ma è stata comunque una battaglia. E così sarà anche per le prossime undici partite, tutte complicate. Ultimamente stiamo trovando un po’ più di costanza a livello di prestazioni. In questo momento può risultare decisiva. Ma non ci saranno serate facili da qui alla fine. Poco ma sicuro».

 

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