Aperture e riforme sono state le basi di una nuova partenza

PECHINO - I quarant’anni di aperture e di riforme che ha vissuto al Cina hanno gettato le basi per una «nuova partenza»: il presidente cinese Xi Jinping fa leva sull’orgoglio di «un’intera Nazione» capace di risollevarsi «dagli errori della Rivoluzione culturale» e andare verso «una modernizzata Nazione socialista». Nella Grande sala del popolo, per le celebrazione della svolta («storica decisione») voluta da Deng Xiaoping e approvata dal Partito comunista cinese (PCC), Xi ha assicurato che il processo di riforme e di apertura procederà, mettendo in guardia che «non sarà facile» e che le riforme potrebbero portare «a tempeste improvvise». L’obiettivo non è «tornare indietro», ma «ampliare la portata delle misure che portano al progresso» e che avranno sempre nel PCC la guida e il punto di riferimento. Con le tensioni sulla sicurezza in aumento e nel mezzo del duro scontro commerciale con gli Stati Uniti, Xi ha parlato di sforzi più attivi per «un’economia più aperta al mondo», rassicurando che la Cina non è una minaccia: Pechino «si oppone nettamente a autoritarismo e a egemonia» lavorando a «difesa» dell’ordine internazionale.