Nanga parbat

C’è la conferma ufficiale: «Nardi e Ballard sono morti»

L’ambasciatore italiano in Pakistan: «Le sagome avvistate sono le loro». Sono a 5.900 metri d’altezza ed è impossibile andare a recuperare i corpi
L’immagine fatta con il telescopio da Alex Txikon e dalla sua squadra. Il corpo di Daniele Nardi è visibile verso l’alto a sinistra (giubbotto arancione), Tom Ballard è al centro (giubbotto blu), mentre la tenda la loro tenda è in basso, vicina a Tom. (Foto Twitter Alex Txikon)
Red. Online
09.03.2019 20:13

AOSTA - Gli alpinisti Daniele Nardi e Tom Ballard sono morti a circa 6.000 metri di quota sulla parete nord occidentale del Nanga Parbat, alla base dell’inaccessibile sperone Mummery che stavano tentando di conquistare.

È’ il drammatico epilogo di un giallo durato due settimane, che ha lasciato con il fiato sospeso ed ha attivato un’imponente operazione di soccorso nel Karakorum pakistano, cui hanno partecipato alcuni dei più forti alpinisti presenti in zona.

Ad ufficializzare, su twitter, la drammatica notizia è stato l’ambasciatore italiano Stefano Pontecorvo annunciando che lo spagnolo Alex Txikon e la sua squadra, impegnati nelle ricerche, hanno confermato che «le sagome viste sul Mummery a circa 5.900 metri sono quelle di Daniele e Tom».

Una foto, scattata dal campo base con l’ausilio di un potentissimo telescopio, ritrae infatti i due corpi sdraiati sulla neve, in mezzo alle rocce: Nardi, con il suo piumino rosso, più in alto e, qualche metro sotto, Ballard con una giacca blu.

«L’analisi di quell’immagine e di altre ci suggerisce che la tragedia si è sviluppata in un’azione dinamica, cioè di loro due che si stavano muovendo verso il basso, quando è successo qualcosa; non sembrerebbe comunque esserci stato alcun tipo di valanga», spiega Agostino Da Polenza, presidente dell’Associazione Everest-K2-Cnr, amico dei due alpinisti che ha coordinato dall’Italia le ricerche. L’ipotesi più accreditata à quella che i due siano precipitati mentre stavano scendendo dalla montagna.