Al cinema in famiglia con Rango

Il cartoon Rango si è rivelato ancora una volta una scelta giusta per l'iniziativa del Corriere del Ticino Al cinema in famiglia, che si propone di offrire uno spettacolo domenicale ai ragazzi accompagnati dagli adulti. Il CdT aveva messo in palio 110 inviti per assistere al Cinestar di Lugano, domenica mattina, al nuovo film di Gore Verbinski, autore anche della saga "Pirati dei Caraibi". Al concorso organizzato dal nostro giornale, insieme ad altri partner, hanno risposto in circa 1.500, nonostante l'appuntamento fosse nella settimana di vacanze scolastiche. La pellicola ha riscosso unanimi consensi e al termine della proiezione, seguita in assoluto silenzio, è scoppiato l'applauso.
Uno dei film di John Ford più struggenti (e illuminante sulla mitologia western) s'intitola "L'uomo che uccise Liberty Valance" e contiene una frase famosa: "Qui siamo nel West, dove se la leggenda diventa realtà, vince la leggenda". Forse si è ispirato anche a questa battuta Gore Verbinski quando ha messo mano al progetto di "Rango"?, storia di un camaleonte domestico sempre chiuso nel suo terrario che durante un trasporto in automobile a causa di un incidente viene sbalzato in pieno deserto e coinvolto in una fantastica avventura. Il nome del protagonista ha assonanza con Ringo e Django, leggendari pistoleri del cinema, e Rango è un camaleonte perché l'eroe western ha tanti volti, ma è (emblematicamente) lo straniero senza nome venuto da non si sa dove e dove tornerà dopo aver ristabilito la legge in un luogo dove la legalità non esiste. Il camaleonte Rango ha una personalità cangiante (come, per definizione, gli attori) e sulla sua strada incontrerà lucertole, armadilli, tartarughe, serpenti a sonagli, falchi e roditori diventando un perfetto abitante del deserto. "Rango" è un racconto metacinematografico, cioè parla del glorioso genere western con continui rimandi e citazioni. Ma fa riferimenti anche al cinema in generale, come quando il camaleonte s'imbatte in un carro dei pionieri carico di statuette che vengono definite "i guardiani dorati" e sono a forma di premio Oscar.Scritto da Verbinski (il regista dei primi tre capitoli della saga "Pirati dei Caraibi" con Johnny Depp nei panni del capitano Jack Sparrow e che hanno incassato qualcosa come tre miliardi di dollari) insieme a John Logan (lo sceneggiatore di "Il gladiatore", "L'ultimo samurai", "The aviator") e allo scrittore James Ward Byrkitt il cartoon vuole essere – per un pubblico adulto e cinefilo – un'antologia. Del western classico (oltre alle inquadrature alla John Ford ci sono l'orologio di "Mezzogiorno di fuoco", i tramonti infuocati, le cavalcate sulla linea dell'orizzonte, la fauna da saloon, i cecchini appostati sui tetti, il duello finale tra l'eroe e il cattivo...) e degli spaghetti western (da Sergio Leone a Clint Eastwood, sino al coretto musicale delle quattro civette, versione a cartoni animati dei mariachi di Robert Rodriguez, cantori della ballata del West). Per un pubblico di bambini non piccolissimi è invece una scorribanda nell'umorismo dei personaggi cartoon.Gore Verbinski – oltre che regista e cosceneggiatore è anche produttore – sembra voler rendere omaggio alla ricchezza contenutistica di un genere, il western, oggi passato di moda (sebbene i fratelli Coen con "Il Grinta" l'abbiano a loro volta riesumato quest'anno) ma che è il padre di tutto il cinema d'azione. La storia del piccolo camaleonte, che millantando strabilianti imprese mai compiute diventa sceriffo della città chiamata Polvere, si allarga alla speculazione che ha accompagnato l'epopea della Frontiera. In questo caso non è la costruzione della ferrovia ad alimentare corruzione e violenza ma l'acqua, bene primario. L'acqua necessaria per vivere, fatta sparire dal sindaco per dirottarla verso l'edificazione del futuro. Solo che quando Rango e i suoi fidi scopriranno l'inganno, l'acqua tornerà in città irrompendo dal sottosuolo in potenti getti come fosse petrolio. Quante verità dette con apparente ingenuità è in grado di raccontare il cinema popolare!
Marisa Marzelli