Il Padrino

RASSEGNA CINEMATOGRAFICALa musica di Nino Rota nel cinema? Martedì 29 novembre 2011Cinema Teatro, Chiasso, ore 20.30
THE GODFATHER (IL PADRINO)di Francis Ford Coppola (U.S.A., 1972)
IL FILMAnni Quaranta. Come è consuetudine, durante il rinfresco per festeggiare le nozze della figlia Conny con Carlo, il "padrino" don Vito Corleone promette assistenza e protezione a familiari e amici. Invia il figliastro Tom Hagen in California per convincere in ogni modo il produttore Jack Woltz a scritturare il cantante Johnny nel suo prossimo film. Woltz non acconsente. Tom allora lo costringe ad accettare con un "avvertimento": l'uccisione del suo cavallo di razza preferito. Sollozzo, a nome della potente "famiglia" Tartaglia, chiede a Corleone finanziamenti e appoggi per il traffico di droga. Il rifiuto scatena una lotta cruenta tra le due cosche: lo stesso don Vito viene ferito gravemente; il figlio minore Michael lo salva da un secondo attentato. Michael, poi, scavalcando l'irruento fratello Sonny e Tom, temporeggiatore, organizza un incontro con Sollozzo e con il corrotto capitano di polizia McCluskey uccidendoli entrambi. Michael, per evitare rappresaglie, si nasconde in Sicilia. Qui il giovane s'innamora di Apollonia: la sposa. Quando la moglie muore in un attentato e Sonny viene massacrato dai rivali, torna negli Stati Uniti. Partecipa ad un vano tentativo di riappacificazione generale fra le varie "famiglie". Don Vito nomina "padrino" Michael il quale, dopo la morte del padre, assume le redini con inaudita fermezza: tra le vittime della sua spietata repressione ci saranno Johnny, ormai famoso, e il cognato.
LA MUSICA DI NINO ROTA NEI FILMDa quando nel 1927 il cinema è divenuto sonoro, la questione dei rapporti, o meglio delle interrelazioni con la musica, sia come "supporto" alle scene , sia come elemento di congiunzione semantica delle immagini, ha costituito uno dei temi ricorrenti nella produzione e nella realizzazione dei film, e più ancora, della loro fruizione da parte del pubblico, soprattutto sul piano pratico, oltre che teorico. Nino Rota è stato uno dei massimi rappresentanti e tra i più amati compositori per musica da film, tanto che nel 1999 Mario Monicelli gli ha reso omaggio con un documentario, intitolato Un amico magico: il maestro Nino Rota. Da questo ossequioso ritratto, prende nome la rassegna cinematografica Un amico magico dedicata al grande compositore milanese, che attraverso cinque film ci condurrà in una dimensione nella quale, l?integrazione musicale nel rispetto della parola e del gesto, non rappresenta solamente un supporto all?azione scenica, ma ne è essenziale elemento mediante che si trasfigura attraverso un affascinante e misterioso processo di trascendenza. Rota è stato un delicato architetto della musica, un fine compositore, dotato di una prolificità sorprendente che si palesava tramite una geniale "semplicità mozartiana". Anche se non scevro alla lezione di innovatori del novecento come Igor Stravinskij, Erik Satie, Sergey Prokofiev, Rota ha saputo definire un suo stile particolare che si è manifestato, sia nell?ambito della musica per il cinema – come testimoniano le oltre 150 colonne sonore da lui composte – quanto anche attraverso le forme musicali classiche sinfoniche, pianistiche e della musica da camera.