Verso il 7 aprile

«Momento delicato, stiamo attenti»

Al Comitato cantonale del PS, per l’occasione tutto al femminile, l’invito a serrare i ranghi in vista delle elezioni - Cristina Zanini: «Nell’agenda politica non c’è solo la scuola»
A Bellinzona è stata lanciata la volata verso il 7 aprile. (Foto Pedrazzini)
Massimo Solari
21.03.2019 06:00

BELLINZONA - È un chiaro invito a serrare i ranghi, quello giunto dal Comitato cantonale del PS a poco più di due settimane dalle elezioni. Un appuntamento tutto in rosa, con il ritmo dettato da sole relatrici e - in vista dello sciopero femminista del 14 giugno - all’insegna della parità. A nome della direzione Cristina Zanini ha dunque sostituito il presidente Igor Righini e nel farlo ha lanciato un appello: «Stiamo attenti alle proiezioni all’apparenza rassicuranti. Per il PS il momento è delicato, rischiamo concretamente di restare fuori dal Governo». Il motivo? «La destra - ha evidenziato Zanini - ha saputo compattarsi, mentre la sinistra si è ancora frammentata avvantaggiando gli avversari. Per questo serve mobilitare tutti, invitando alla solidarietà dell’area rosso-verde». Zanini non si è però indirizzata unicamente alla base socialista, ma ha anche attaccato gli avversari e in particolare il PLR: «Che ha cavalcato aggressivamente il mantra della scuola con il solo obiettivo di estromettere Manuele Bertoli dall’Esecutivo. Ma nell’agenda politica, che vi chiedo di ricalibrare, non c’è solo la scuola. Non lasciamoci prendere dalla battaglia tra persone e partiti». Spezzando una lancia a favore del direttore del DECS («ha aumentato i salari ai docenti e le borse studio e cercato di adottare riforme più incisive»), Zanini ha quindi puntato il dito contro gli altri consiglieri di Stato: «Al DSS tra uno scandalo e l’altro si è perso il treno dell’alloggio e delle pigioni accessibili e quello del contenimento dei premi di cassa malati. Il Territorio fa e disfa leggi, senza consultare gli addetti e i lavori. Al DFE lo sport preferito è quello degli sgravi fiscali per pochi, dimenticando di dare prospettive a chi è precario. Infine le Istituzioni si adoperano molto sul piano della repressione e poco si occupano di prevenzione del disagio e della violenza domestica». Dalla critica all’agenda dei Dipartimenti non targati PS, il Comitato ha quindi condiviso l’agenda 2019-2023 del forum 54 donne elettrici: «Un testo firmato da 100 candidati al Parlamento e da 11 aspiranti consiglieri di Stato» ha spiegato Pepita Vera Conforti, illustrandone i cardini votati alla lotta contro le disparità. Un concetto che sarà ribadito a gran voce anche il 14 giugno, quando in tutta la Svizzera sciopereranno le donne. «Ora come non mai abbiamo bisogno di un nuovo slancio verso la parità e dunque di una nuova manifestazione di protesta» ha affermato Lisa Boscolo della Gioventù socialista, spiegando i 19 punti del manifesto femminista e ricordando il corteo che attraverserà anche Bellinzona.