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«Non solo le grandi aziende si preoccupano delle questioni climatiche»

Gregor Koncilja, responsabile presso le FFS, spiega come anche le PMI possono rendere più sostenibile la mobilità aziendale con semplici misure, risparmiando denaro e diventando così anche più interessanti come datori di lavoro.
Viaggiare in modo sostenibile con il treno: le FFS e i passeggeri contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi climatici della Svizzera. Foto: FFS
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09.12.2025 00:15

Contenuto pubblicato su mandato del partner inserzionista, che ne assume la responsabilità redazionale.

Signor Koncilja, dall'anno scorso, le aziende in Svizzera con almeno 500 dipendenti a tempo pieno e un totale di bilancio di almeno 20 milioni di franchi devono fornire un rapporto sull’impatto climatico. Cosa implica questo per le FFS?

Per le FFS non è una novità, ma semplicemente una conferma di quello che già mettono in atto. Da molti anni le FFS rendono pubblico il loro impegno ecologico, sociale e di governance secondo gli «GRI Sustainability Reporting Standards». Per l'esercizio 2024 hanno anche pubblicato un rapporto sull’impatto climatico secondo la «Task Force on Climate-related Financial Disclosures TCFD». In questo modo vogliono mostrare alla Confederazione e alla popolazione come il cambiamento climatico influisce sulle loro attività operative e finanziarie.

In linea con quello che sta succedendo nell'UE, anche qui da noi ci si aspetta che a gennaio 2026 vengano annunciati degli allentamenti per quanto riguarda gli obblighi di rendicontazione.

La modalità di esecuzione dei rapporti diventerà più flessibile, ma non sappiamo ancora esattamente in che modo. Ma gli obiettivi climatici per le aziende rimangono comunque gli stessi. Le linee guida sul clima non riguardano solo le grandi aziende: anche le PMI che fanno parte dell'UE, per esempio come fornitori, devono dimostrare la loro sostenibilità. Noi consigliamo di fissare l'obiettivo di zero emissioni nette entro i termini previsti dalla normativa in materia di mobilità e di definire il percorso di riduzione delle emissioni necessario per raggiungerlo. Nell'attuazione è importante concentrarsi su misure efficaci e coerenti con questo percorso di riduzione, cosa che si rende possibile grazie a una gestione attiva della mobilità.

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Quali categorie sono le principali fonti di emissioni?

Il protocollo sui gas serra divide le emissioni in tre categorie. Le fonti di emissioni più grandi variano a seconda del settore e dell'azienda: per i fornitori di servizi, le principali fonti di emissioni nella categoria Scope 1 sono spesso i veicoli aziendali e il riscaldamento degli edifici. Per le aziende industriali, d’altra parte, i processi di produzione che usano combustibili fossili rappresentano un fattore importante. Nella categoria Scope 2 prevalgono invece le emissioni indirette, come ad esempio il consumo di energia elettrica nei processi elettrificati, mentre la Scope 3 descrive le emissioni indirette nella catena produttiva. Da molte conversazioni con i clienti abbiamo capito che, soprattutto nelle aziende di servizi, i viaggi di lavoro e gli spostamenti dei dipendenti sono di solito i principali responsabili delle emissioni. Le aziende industriali, invece, sono motivate a ottenere determinati effetti nella mobilità.

Quindi, le aziende devono calcolare sempre di più le emissioni causate dai viaggi di lavoro e dagli spostamenti casa-lavoro. Come possono mostrare questi dati in modo chiaro?

Ai nostri clienti aziendali diamo un rapporto sulle emissioni. Questo rapporto mostra i valori delle emissioni in base ai biglietti acquistati tramite i canali digitali Businesstravel FFS . Per quanto riguarda gli spostamenti casa-lavoro, molte aziende raccolgono informazioni su tali itinerari tramite questionari online e questi sondaggi anonimi danno indicazioni utili su quali misure possono essere messe in atto e sostenute dai collaboratori per cambiare la mobilità.  

Che opzioni hanno le aziende per modificare le loro modalità di spostamento?

Le aziende hanno diverse possibilità per influenzare il comportamento dei propri collaboratori in materia di mobilità. Soluzioni semplici e veloci da realizzare sono, ad esempio, il rendere più interessante la mobilità sostenibile nei regolamenti sulle spese, come l'uso della prima classe in treno, l'abbonamento metà prezzo abbinato al suo finanziamento, il concedere un certo grado di elasticità per potersi recare a lavoro in treno nelle ore di traffico secondario invece che in quelle di punta, il creare delle regolamentazioni per consentire il telelavoro, l’organizzazione di videoconferenze o anche l'equa distribuzione dei benefit ai dipendenti, in modo da non penalizzare chi usa i mezzi pubblici rispetto a chi usa l'auto. Secondo la nostra esperienza, in tutte le aziende e in tutti i settori industriali, le misure per una mobilità sostenibile possono portare a un risparmio sia in termini di impatto sul clima che di costi. Naturalmente, misure adeguate contribuiscono anche alla soddisfazione dei dipendenti, il che a sua volta aumenta l'attrattiva del datore di lavoro.

E come fanno le FFS a dare una mano ai loro clienti aziendali in questo percorso?

Il team di Clienti aziendali FFS offre in tutta la Svizzera un approccio semplice e strutturato che consente di implementare misure pratiche per una mobilità efficiente e sostenibile. Attraverso colloqui personali e strumenti digitali, aiutiamo le aziende in Svizzera a diventare più sostenibili nella mobilità. Diamo consigli e aiutiamo a mettere in pratica le soluzioni.

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In cosa consiste una consulenza sulla mobilità?

Quando diamo consigli sulla mobilità alle aziende, seguiamo un percorso ben strutturato: prima analizziamo la situazione, poi troviamo delle soluzioni, le mettiamo in pratica e infine controlliamo come funzionano. Per farlo, usiamo soprattutto strumenti che hanno già dato ottimi risultati: nello specifico un'autovalutazione per avere una panoramica semplice e sistematica della situazione della mobilità dell'azienda, l'analisi dei tragitti casa-lavoro dei dipendenti tramite sondaggi, supportati da strumenti specifici, un ampio ventaglio di soluzioni, come ad esempio offerte per il trasporto pubblico, car sharing, gestione delle flotte di veicoli, offerte multimodali. E ancora, diamo supporto nel processo decisionale e nell'attuazione, forniamo un rapporto sulle emissioni relative ai servizi di trasporto pubblico e consigli sulla rendicontazione di sostenibilità e assegniamo un riconoscimento per gli sforzi compiuti verso una mobilità più sostenibile.

Quali obiettivi climatici vogliono raggiungere le FFS nei prossimi anni?

Le FFS fanno la loro parte per aiutare la Svizzera a raggiungere i suoi obiettivi climatici. Entro il 2030, ridurranno le emissioni di gas serra relativi alle loro operazioni del 50% rispetto al 2018. Entro il 2040, ridurranno ulteriormente le emissioni di gas serra negli scope 1 e 2 del 92% rispetto al 2018 e, a partire dal 2040, compenseranno le emissioni residue con misure che sottraggono all’atmosfera una quantità equivalente di CO2. In questo modo non solo raggiungeranno l’obiettivo di zero emissioni nette previsto dalla legge, ma anche gli obiettivi stabiliti scientificamente relativi alla «Science Based Targets Initiative SBTi», che ci siamo impegnati a rispettare nel 2023. Rispetto alle emissioni dirette e indirette di gas serra legate all'energia, per le FFS è soprattutto l'impronta di CO2 dell'approvvigionamento ad essere molto grande. Per questo, vogliamo ridurre le emissioni Scope 3 del 30% entro il 2030, sempre secondo i requisiti stabiliti da studi scientifici.

Cosa fa personalmente per integrare la mobilità sostenibile nella sua vita quotidiana?

Personalmente e con la mia famiglia, per la maggior parte dei nostri viaggi utilizziamo i mezzi pubblici. Inoltre, in diverse città svizzere utilizzo i servizi di un'app per il noleggio di biciclette e spesso viaggio con la mia bicicletta in treno verso luoghi suggestivi per poterli esplorare in modo indipendente. Inoltre, utilizziamo anche una soluzione di car sharing.

Gregor Koncilja, Responsabile Clientela Aziendale presso le FFS. Foto: FFS
Gregor Koncilja, Responsabile Clientela Aziendale presso le FFS. Foto: FFS

Informazioni personali

Gregor Koncilja (54), da quasi due anni responsabile Clientela Aziendale presso le FFS, in precedenza è stato responsabile, tra l'altro, del Key Account Management e del mercato Regno Unito e Irlanda per Swiss, nonché del settore International Sales presso una Travel Management Company globale. Ha conseguito un Executive Master of Business Administration in Digital Transformation.

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