Militari

Un passaggio di consegne grigioverde

Il colonnello Giordano Elmer ha lasciato il comando del centro di reclutamento 3 di Monte Ceneri - Gli è subentrato il colonnello Tiziano Scolari
Da sinistra, il nuovo comandante Tiziano Scolari e il colonnello Giordano Elmer. (Foto Zocchetti)
Federica Galfetti
14.12.2018 16:22

MONTE CENERI - Non appena le lancette dell’orologio si sono spostate sulle 11, ha preso il via la cerimonia di passaggio del comando del centro di reclutamento 3 del Monte Ceneri. Il colonnello Giordano Elmer, comandante del centro di reclutamento dal mese di marzo del 2015, ha lasciato il comando per una nuova sfida professionale presso il comando delle forze aeree a Berna, in qualità di capo servizi e condotta delle forze aeree. A Elmer è subentrato il colonnello Tiziano Scolari, fino a ieri comandante sostituto, capo di stato maggiore, capo delle piazze di tiro e capo gestione impieghi e carriere presso il centro d’istruzione dell’esercito a Walenstadt.

«La conduzione del centro di reclutamento del Monte Ceneri si è rivelata una delle più grandi sfide che ho incontrato - ha esordito il colonnello Elmer, nel ricordare il primo impatto con la realtà ticinese - Le formazioni militari che negli ultimi 30 anni avevo condotto erano assai uniformi. Parlavamo la stessa lingua, avevamo quasi le stesse idee e le medesime procedure di comando. Ma al Ceneri, con 32 collaboratori civili, uomini e donne, e una grande quantità di attività differenti non è stato subito tutto facile». Elmer ha poi sottolineato la piacevole e costruttiva cooperazione intrattenuta con le persone incontrate durante questa esperienza.

Al termine del discorso, l’intrattenimento di un trio di ottoni ha introdotto l’intervento del consigliere di Stato Norman Gobbi, che ha messo l’accento sull’importanza di avere un centro di reclutamento a sud delle Alpi: «Non era scontato, anche in considerazione della riduzione degli effettivi dell’esercito. Mantenere un centro dedicato agli italofoni in una regione italofona è un segno di riconoscimento e di rispetto da parte della Confederazione nei confronti del Ticino e del Grigioni italiano. Un centro questo particolarmente importante per quei giovani ticinesi che intendono affrontare la loro vita in grigio-verde, o in arancione per chi sceglie la protezione civile». A questo proposito, Gobbi ha espresso preoccupazione per la decisione sempre più frequente di optare per la via della protezione civile: «Spesso diventa una scorciatoia per sfuggire i ritmi di lavoro più duri propri del servizio militare». Per poi aggiungere come sia necessario ricordare che, come cittadini svizzeri, «oltre ai diritti, abbiamo anche dei doveri nei confronti del nostro Paese».

Nel suo intervento Gobbi ha inoltre evidenziato come sia importante favorire l’entrata delle donne nell’esercito, rilevando altresì che: «Il Ticino, rispetto al resto della Svizzera, presenta il maggior numero di ragazze che scelgono di prestare servizio militare». Il consigliere di Stato ha poi concluso ringraziando il colonnello Elmer per il lavoro svolto «con grande sensibilità nei confronti soprattutto delle giovani reclute» ha affermato Gobbi.

In seguito si è svolto il vero e proprio passaggio di consegne, durante la quale il comandante uscente Elmer ha riconsegnato la bandiera simbolo del comando del centro di reclutamento 3 al comandante del reclutamento, il colonnello di stato maggiore generale Mathias Müller, intervenuto alla cerimonia, che a sua volta l’ha consegnata al nuovo comandante designato, il colonnello Tiziano Scolari. Quest’ultimo, durante il proprio intervento, ha posto l’accento sulla nuova sfida che lo attende: «Un cambiamento porta sempre con sé un pizzico di timore. Tuttavia rappresenta in ogni caso un crocevia importante nella vita, sospeso tra passato, presente e futuro». Nell’augurare buona fortuna a Elmer, Scolari ha voluto lasciare «una spigolatura di saggezza» - come l’ha definita lui - al colonnello uscente. Ovvero l’invito a «mantenere il contatto con il proprio occhio interiore, perché spesso la realtà si legge e si vede solo attraverso il cuore». Durante la cerimonia ha preso la parola anche il comandante di corpo Daniel Baumgartner, il capo del Comando istruzione, che ha sottolineato come prestare servizio militare rappresenti «un’esperienza personale unica, durante la quale si acquisiscono valori come il cameratismo, ma anche competenze sociali e di leadership. Senza dimenticare i legami d’amicizia che è possibile costruire durante la condivisione dell’esperienza». La cerimonia si è conclusa sulle note dell’Inno nazionale svizzero.