Zona 30? C’è chi rallenta: «Così non va bene»

L’opposizione vuole essere un’attenta «critica concreta per evitare di procedere con interventi che non risolveranno in modo effettivo i problemi presenti sulle strade di Castione». Il provvedimento piace, ma i contenuti non sono ritenuti sufficientemente soddisfacenti. L’Associazione per il miglioramento ambientale (AMICA) ha mostrato il pollice verso al progetto da un milione di franchi per l’introduzione in tutto il Comune del limite di velocità di 30 km/h. Per il consesso presieduto da Alberto Robustelli occorre fare molto di più e meglio per veramente risolvere la situazione caotica generata dalle numerose automobili che quotidianamente intasano le strade.
Come appreso dal nostro giornale in quattro pagine l’AMICA riassume i motivi che l’hanno portata ad avversare le scelte di fondo operate dal Municipio per moderare il traffico e migliorare la sicurezza ad Arbedo-Castione (cfr. il CdT del 26 novembre). In primo luogo l’associazione fa notare che negli ultimi anni il transito a Castione è diventato «intenso» in tutto il paese a seguito dell’apertura di alcuni supermercati e in virtù della costruzione di diversi palazzi. Un boom edilizio effettivamente con pochi eguali in Ticino che ha portato, unitamente ai negozi, il villaggio ad essere «invaso da traffico parassitario dovuto alla situazione di circonvallazione di tratti di strade che entrano nella zona residenziale (...). Il progetto di moderazione deve proporre delle soluzioni che ne migliorino la sicurezza pedonale e una viabilit controllata con misure incisive». L’AMICA, infatti, non è ovviamente contraria al 30 all’ora generalizzato. Tant’è che in passato (più precisamente nel marzo 2012 e nel febbraio 2018) sono state raccolte complessivamente 420 firme tra i residenti per ovviare alla problematica. Al consesso non piace la visione poco chiara dell’Esecutivo, in quanto «altri accorgimenti devono essere considerati e applicati». Ne vengono citati quattro: marciapiedi rialzati, misure incisive per rallentare la velocità, colorazione della pavimentazione nelle zone sensibili e introduzione di sensi unici in primis nelle vie delle Scuole e Ai Mulini (considerata una «prassi ormai consolidata per una corretta circolazione e distribuzione del traffico»).
L’AMICA entra in seguito nello specifico delle sue argomentazioni. La prima riguarda il mancato aggiornamento dei dati relativi ai passaggi. Le misurazioni sono state eseguite nel 2013, ma nel frattempo vi è stato un aumento di abitanti e clienti che si recano a far spesa a Castione, sostiene l’associazione. Secondariamente il previsto limite generale di 30 km/h «non considera minimamente i futuri e importanti cambiamenti che il nuovo comparto scuole produrrà». All’Esecutivo si chiede perlomeno di pazientare in attesa che il Consiglio di Stato si esprima sul maxiricorso (sottoscritto da una sessantina di confinanti) contro la pianificazione per consentire la realizzazione del moderno istituto scolastico e della risposta alle 169 firme consegnate alla Cancelleria dello Stato. I cittadini non digeriscono la sopraelevazione di un piano delle Medie che creerà una parete alta 12,5 metri e lunga 200. Il terzo punto principale riguarda il «frequente transito del servizio pubblico in paese (...). Come in passato tutti si recavano alla stazione FFS per l’so del servizio pubblico anche oggi si possono progettare poche fermate in paese senza discriminare nessuno. Infine, la quarta osservazione dell’AMICA è incentrata su via Cantonale, l’arteria fondamentale per il villaggio al pari di via San Gottardo. Ebbene, il presidente Alberto Robustelli e i colleghi di comitato rivendicano la realizzazione di un marciapiede rialzato e l’eliminazione dei posteggi.