Mobilità verde

100 milioni per il fotovoltaico: Amag spinge per l'energia pulita

L'azienda, preoccupata dalla crisi del mercato e dalle difficoltà di approvbvigionamento, espande i suoi campi di attività nei settori dell'energia e della mobilità
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
26.08.2022 10:36

INTERLAKEN - Ci sono molti modi per cercare di combattere la crisi che sta vivendo il settore automobilistico e il Gruppo Amag ha scelto di non stare con le mani in mano, espandendo i suoi campi di attività nel settore dell’energia e della mobilità. Così, ecco nascere una nuova divisione aziendale, “Amag Energy & Mobility”, mentre la società investirà direttamente 100 milioni di franchi per produrre in proprio energia elettrica tramite impianti fotovoltaici e di ricarica, destinati ai clienti aziendali e all’ecosistema EV Clyde del gruppo.

La sede di Amag a Coira si è già dotata di pannelli fotovoltaici che permettono la produzione in proprio di energia elettrica
La sede di Amag a Coira si è già dotata di pannelli fotovoltaici che permettono la produzione in proprio di energia elettrica

Il primo semestre 2022 è stato per tutti una bella sfida: difficoltà con le materie prime, catene di fornitura interrotte e tensioni geopolitiche dovute alla guerra in Ucraina hanno preoccupato l’economia, il settore auto e naturalmente anche il gruppo Amag. Così le nuove omologazioni di autovetture a fine luglio 2022 si attestano a circa 125’000 unità, quindi di nuovo su un livello basso, simile a quello degli ultimi due anni segnati dalle misure contro il coronavirus.

A seconda della situazione delle consegne, i vari marchi di Amag hanno avuto una performance diversa: mentre VW, Seat e Cupra hanno dovuto rimetterci un po’ di quote di mercato, Skoda ha potuto mantenere il livello e Audi persino aumentarlo. Nel complesso, a luglio la quota di mercato dei marchi Amag, ha annunciato il Ceo Helmut Ruhl, risultava del 30,7 percento. VW Veicoli Commerciali ha potuto invece migliorare la propria quota di mercato arrivando a oltre il 25 percento.  Nel secondo semestre di quest’anno il gruppo Volkswagen prevede una progressiva ripresa dell’approvvigionamento dei semiconduttori, ma la situazione resta instabile e tesa.

Il Ceo del gruppo Amag, Helmut Ruhl
Il Ceo del gruppo Amag, Helmut Ruhl

Nonostante i noti problemi di fornitura, nel primo semestre 2022 Amag è però riuscita a consegnare il 12 percento di veicoli plug-in in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

“La direzione presa dal settore è chiara, la mobilità individuale del futuro sarà elettrica” ha confermato Helmut Ruhl. “Le auto elettriche hanno però bisogno di corrente e vanno ricaricate, coi loro accumulatori diventeranno parte del sistema energetico futuro. Ma ci stiamo chiedendo da dove arriverà la corrente elettrica necessaria e per questo il nostro gruppo ha deciso di raggruppare le sue attività che riguardano l’energia, la ricarica e la creazione di un ecosistema energetico EV in una nuova divisione, “Amag Energy & Mobility”. La nuova organizzazione provvederà a gestire e accelerare l’implementazione delle attività legate alla produzione e alla distribuzione dell’energia elettrica”.

Insomma, la strategia è chiara: diventare attori protagonisti sul mercato, senza dover attendere le mosse degli altri. Da qui a dire che Amag diventerà un venditore di energia elettrica il passo è lungo, ma “vogliamo posizionarci in questo segmento” ha detto Ruhl, annunciando anche entro fine anno arriveranno sul mercato i primi veicoli VW a carica bi-direzionale. Ossia: la batteria dell’auto non sarà più soltanto in grado di “prendere” energia elettrica dalla rete, ma potrà immagazzinarla e ritornarla se fosse necessario ad un impianto domestico.

Entro fine anno arriveranno sul mercato i primi veicoli VW a carica bi-direzionale: la batteria dell’auto non sarà più soltanto in grado di “prendere” energia elettrica dalla rete, ma potrà immagazzinarla e ritornarla se fosse necessario ad un impianto domestico.

In questo senso, Amag si è dotata di un ecosistema EV Clyde che ha l’obiettivo di produrre autonomamente la corrente per i veicoli elettrici dei suoi clienti e tramite Amag Leasing AG metterà a disposizione 100 milioni di franchi per finanziare nuovi impianti fotovoltaici e di ricarica. Ancora quest’anno entreranno in funzione circa 20 mila metri quadrati di fotovoltaico, mentre entro il 2025 ne saranno costruiti 75'000 metri quadri e non, come annunciato in precedenza, 50'000.

La nuova mobilità individuale non poggia più solo sull'uso dell'automobile, ma su varie soluzioni integrate, comprese le e-bike
La nuova mobilità individuale non poggia più solo sull'uso dell'automobile, ma su varie soluzioni integrate, comprese le e-bike

Il Gruppo sta rivedendo nel suo complesso la strategia della mobilità, prendendo atto che soprattutto nelle zone urbane e nei complessi residenziali più grandi aumenta la richiesta di una mobilità su misura, non necessariamente legata al possesso di un veicolo. Da qui la necessità di pensare ad una mobilità generale che poggi su un’offerta strutturata e articolata su varie soluzioni di mobilità (veicoli, biciclette e altro ancora), disponibili per un gruppo di utenti in una zona specifica, come ad esempio complessi residenziali o sedi aziendali. Un esperimento in questo senso è in corso a Zugo.

L’obiettivo di Amag, dichiarato dal Ceo Helmut Ruhl, è di ridurre le emissioni del 30% e di compensarle per il 70% entro il 2025, con un traguardo fissato nella riduzione del 90% e nella compensazione del 10% entro il 2040. In questo senso, anche Synhelion, azienda luganese partecipata da Amag, avrà una parte importante: l’azienda, pioniere svizzero di combustibile solare, è la prima impresa al mondo che è riuscita a produrre gas sintetico su scala industriale esclusivamente ricorrendo all’energia solare e potrà diventare un partner importante per Amag per riuscire a gestire a zero emissioni di CO2 anche lo stock dei motori a combustione.