Addio Kenzo, stilistatra eleganza e gioco

Il mondo della moda piange la scomparsa del grande stilista Kenzo Takada, venuto a mancare per le complicanze dovute alla COVID-19.
Il designer ottantunenne giapponese, quinto di sette figli, a causa del suo stato di salute non aveva presenziato neppure alla sfilata del suo marchio lo scorso 30 settembre. Residente orami da molti anni a Parigi, si è spento all’ospedale americano di Neully-sur-Seine domenica 4 ottobre.
Ritenuto un vero genio della moda, le sue collezioni erano un mix di colori accesi, stampe animalier, fiori; da oltre vent’anni il suo marchio era stato rilevato dal colosso Lvmh.
Nato il 27 febbraio del 1939 a Himeniji, il suo percorso è stato anomalo: prima della moda studia letteratura a Kyoto per poi abbandonare l’università e iniziare la sua formazione al Bunka Fashion College di Tokyo, famosa scuola di moda giapponese; Kenzo è stato il primo studente maschio in quanto, fino ad allora, la scuola era esclusivamente femminile.
Disegna una serie di look da donna, ogni mese, su commessa dei magazzini Sanai che diventano il suo primo datore di lavoro.
Nel 1964 capisce che deve fare un passo ulteriore per emergere e si trasferisce a Parigi: da lì prende il via il suo cammino che lo porterà fino all’olimpo dei grandi nomi della moda internazionale.
Nel 1970 apre la sua prima boutique e l’anno successivo una sua modella appare sulla copertina di Elle. Da allora il successo è stato sempre in crescendo.
I suoi abiti, i suoi tagli inusuali e innovativi vengono subito apprezzati da pubblico e critica.
Celebri le due sfilate del 1978 e del 1979 tenute all’interno del tendone di un circo, con la sua uscita davanti al pubblico sul dorso di un elefante.
Realizza anche costumi per il mondo del cinema e per spettacoli teatrali.
Nel 1983 lancia la prima linea maschile e nel 1988 il primo profumo. Nel 1999 si ritira dalle scene: alla guida creativa della sua maison si sono alternati Antonio Marras (2003-2011), Humberto Leon e Carol Lim (2011-2019) e, da quest’anno, il portoghese Felipe Oliveira Baptista.
Nel 2002 è riapparso sulle scene nella veste di decoratore di interni, lanciando una linea di complementi d’arredo e mobili.