Attenzione, in Italia c'è la rabbia

Torna la rabbia in Italia: è assolutamente necessario vaccinare i cani conformemente alle prescrizioni. Il titolo del comunicato dell'Ufficio federale di veterinaria (vd link) non lascia spazio a dubbi. Se avete in programma viaggi nella vicina repubblica è indispensabile verificare che la vaccinazione antirabica non sia scaduta e, nel caso lo fosse, rinnovarla. La rabbia, infatti, è una malattia pericolosissima: sia per gli animali sia per gli uomini. L'Ufficio federale di veterinaria rende attenti i padroni di cani al fatto che, dal 2008, la rabbia ha ricominciato a diffondersi in Europa.
L'Italia dal 1997 è stata dichiarata indenne da rabbia, ma nel 2009 sono stati rilevati 68 casi e quest'anno, fino al 23 febbraio, i casi registrati sono già 74. L?Italia ha inasprito la lotta, ma, per evitare il diffondersi di questa terribile malattia (vd pdf) la vaccinazione antirabica di cani e gatti è prescritta - oggi più che mai - per ogni viaggio all'estero.
"La rabbia - ricorda l'Ufficio federale di veterinaria - è una malattia insidiosa. Gli animali come i cani e i gatti ne sono parimenti toccati come l'uomo. Se la malattia non viene curata può anche sopraggiungere la morte. In caso di sospetto, dopo un morso di un animale selvatico, si deve agire in fretta. Occorre prestare attenzione al fatto che la rabbia, sia negli uomini sia negli animali, può anche passare inosservata e poi manifestarsi improvvisamente. Qualsiasi cura è poi inutile".
La Svizzera è indenne da tale malattia dal 1998 e, nonostante le notizie che giungono dall'Italia, fino ad ora non sono state prese misure precauzionali. La propagazione della rabbia è tuttavia costantemente sotto sorveglianza.