Protezione della natura

Avifauna nidificante sempre più in pericolo

Secondo la nuova Lista Rossa degli uccelli nidificanti, circa il 40% delle specie di uccelli che nidificano in Svizzera sono ancora minacciate.
Immagini simili sono diventate rare in Svizzera. Finora, la Quaglia non era considerata minacciata, ma ora deve essere classificata come vulnerabile (©Markus Varesvuo)
Red. Online
22.02.2022 10:04

La nuova Lista Rossa degli uccelli nidificanti è sconfortante: circa il 40% delle 205 specie di uccelli che nidificano in Svizzera sono ancora considerate in pericolo, tre volte di più che nel resto d’Europa. Questo posiziona la Svizzera fra gli ultimi posti in Europa. Negli ultimi 20 anni, la situazione generale è persino leggermente peggiorata, perché sempre più specie hanno dovuto essere classificate come «potenzialmente minacciate». La percentuale di specie di uccelli in questa categoria, che è considerata la «lista del preavviso», è salita al 20%. La Svizzera è quindi lontana dall’essere un allievo modello in materia di conservazione degli uccelli.

La condizione degli uccelli è sempre un riflesso della qualità degli ambienti in cui vivono. Ovviamente, nessun mondo è ideale, perché si registrano delle specie in pericolo in tutti gli ambienti. La situazione rimane particolarmente precaria nelle zone umide, dove il 64% delle specie di uccelli sono sulla Lista Rossa, così come nella zona agricola. Qui, con il 48%, quasi la metà delle specie di uccelli è minacciata, comprese molte specie un tempo «comuni» come l’Allodola e la Quaglia. La diminuzione di molte specie delle zone agricole è una conseguenza della continua intensificazione dell’agricoltura. Il 38% degli uccelli di montagna sono considerati minacciati, il che è probabilmente legato, tra le altre cose, al riscaldamento climatico e all’aumento delle attività ricreative.

Tuttavia, ci sono alcuni spiragli di speranza: per esempio, le specie seguite con misure di conservazione sono state in grado di riprendersi. A queste appartengono Taccola, Cicogna bianca e Pavoncella. Questo dimostra quanto siano importanti la valorizzazione degli ambienti, i metodi di gestione rispettosi della biodiversità e la conservazione mirata delle specie. La politica agricola in particolare è chiamata a ridurre l’intensità dell’agricoltura, a ottimizzare le misure di conservazione della biodiversità e a promuovere maggiormente le strutture vicine alla natura. C’è anche una grande necessità di azione nelle zone umide per creare e promuovere una rete di zone umide con biotopi sufficientemente umidi, grandi e indisturbati.