Cacca di capodoglio anti-gas serra

Ricerca australiana evidenzia il suo ruolo equilibratore
AtseAnsa
21.06.2010 07:19

Caccia alla balena. Se ne parlerà, a partire da oggi lunedì 21, alla 62.esima assemblea della Commissione baleniera internazionale (IWC) che si svolgerà ad Agadir, in Marocco (vd suggeriti). Riveste dunque un particolare interesse, anche in questo contesto, lo studio pubblicato sulla rivista scientifica britannica Proceedings of the Royal Society (lo trovate, nella sua versione completa, nel pdf) incentrato sugli Sperm Whales, i capodogli, che mette in luce il ruolo vitale delle loro feci nel mitigare il cambiamento climatico in quanto in grado di rimuovere dall'atmosfera grandi quantità di gas serra.

Lo studio dell'università Flinders di Adelaide conclude che invece di aumentare i livelli di anidride carbonica con la respirazione, i grandi cetacei compensano le loro emissioni con le feci, che sono ricche in ferro e stimolano la fotosintesi e quindi la crescita del fitoplancton, che a sua volta cattura l'anidride carbonica. A queste conclusioni si è giunti studiando i capodogli dell'oceano meridionale (dove si stima che la popolazione raggiunga le 12 mila unità). Ebbene, ogni individuo rilascia circa 50 tonnellate di ferro all'anno che, nella regione considerata, equivarrebbe ad un assorbimento di circa 400 mila tonnellate, ogni anno, di anidride carbonica. Praticamente il doppio di quello che emettono con la respirazione. Se non venissero sottoposti a caccia, il loro numero potrebbe raggiungere i 120 mila esemplari che, secondo i calcoli dei ricercatori, potrebbero rimuovere dall'atmosfera 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica all'anno.

«I capodogli consumano la loro dieta - principalmente calamari - nelle profondità dell'oceano, e defecano in acque di superficie dove il fitoplancton può prosperare, avendo accesso alla luce del sole», scrive la coordinatrice dello studio, la biologa marina Trish Lavery. «Quando il fitoplancton muore, l'anidride carbonica intrappolata affonda nell'oceano». Fertilizzando il fitoplancton, inoltre, le balene aumentano anche la produttività primaria nell'oceano, il che contribuisce ad aumentare la popolazione di pesci. «Tutto questo costituisce un motivo molto valido per una messa al bando immediata della caccia alle balene», conclude.