Curiosità

Cane e padrone simili nei comportamenti

Decine di studi hanno dimostrato che gli amici a quattro zampe sono in grado di ragionare e replicare atteggiamenti tipici degli umani
Decine di studi hanno dimostrato che gli amici a quattro zampe sono in grado di ragionare e replicare atteggiamenti tipici degli umani
Red. Online
27.05.2020 18:25

Il miglior amico dell’uomo non solo è socievole e tenero, ma è capace di operazioni complesse. È chiaro da tempo, e lo hanno dimostrato molti studi universitari in tutto il mondo, che i cani siano animali intelligenti e senzienti.

Da una ricerca della Emory University di Atlanta (Stati Uniti) è infatti emerso che il cane è in grado di comprendere il concetto di «quantità» senza bisogno di un addestramento. Lo studio si basava sul monitoraggio dell’attività cerebrale di undici cani di razze diverse mentre su uno schermo comparivano alcuni punti luminosi che variavano di numero, nel tempo. Ebbene, le risonanze hanno rilevato che, alla variazione dei punti, in 8 cani su 11 si attivavano maggiormente la corteccia parieto-temporale e aree cerebrali simili a quelle usate dagli umani. Non solo: negli animali è possibile individuare diversi comportamenti e tratti tipici dei loro padroni.

Come accade solitamente con i gatti, anche il cane è in grado di indurre un umano a garantirgli una ricompensa o a ingannare un proprio simile per arrivare al proprio obiettivo. In questo caso una ricercatrice ha scoperto che un cane ne aveva distratto un altro per sottrargli la cuccia.

In altre ricerche, in Giappone, si è invece sottolineato il lato «moralista» degli amici a quattro zampe. In particolare è emerso che non accettavano cibo dalle mani di coloro che avevano dimostrato comportamenti scorretti con i propri simili.

Un atteggiamento tipico e più conosciuto del cane, che tanto lo fa somigliare al proprio padrone, è quello della gelosia. Non sono rare le «scenate» o le «proteste» dell’animale quando si sente trascurato o il suo tempo con il padrone è «minacciato» da interferenze esterne. Un caso emblematico è quando nasce un figlio. Durante uno studio condotto all’università di Vienna ad alcuni cani era stato insegnato come tendere la zampa a comando. Gli stessi hanno smesso di farlo quando avevano visto che altri simili venivano ricompensati.

Non solo: il cane riconosce migliaia di vocaboli. Nel 2010 a Chaser, un border collie, i ricercatori del Wofford college di Spartanburg (Stati Uniti) erano stati insegnati i nomi di oltre 1.000 oggetti da prendere in custodia e riportare a comando. Ancora più straordinario è il loro percorso di apprendimento: il cane è capace di elaborare deduzioni in forma indiretta. Se per esempio gli si fanno notare due possibili nascondigli e gli si presenta il primo vuoto, l’animale capirà che la sua «ricompensa» si trova nell’altro.