Come battere il caldo aiutando cani e gatti

«Le avvertenze sono le stesse che le autorità diffondono nei periodi di canicola», esordisce così Michele Mazzi, veterinario di grande esperienza con studio a Locarno (guarda il video con l’intervista), snocciolando una serie di consigli per aiutare cani e gatti ad affrontare i mesi estivi. Lo specialista ricorda: «I nostri amici a quattro zampe sono diversi da noi, che regoliamo la temperatura del corpo attraverso la sudorazione. Loro sudano soltanto sotto i polpastrelli. Una ‘strategia’ poco efficace, che impone l’aumento del ritmo della respirazione».
Ecco perché i cani accaldati, e a volte anche i gatti, respirano velocemente. «Bisogna anche tener conto che la loro temperatura corporea è qualche grado in più rispetto alla nostra, sui 38,5 gradi. Questo non facilita le cose». Cani e gatti sanno istintivamente che durante le ore più calde della giornata è meglio starsene all’ombra, preferibilmente in un luogo ventilato di fianco a una ciotola di acqua fresca. «Un po’ come gli animali della savana—spiega Mazzi—, diventano più attivi verso sera, nelle ore più fresche della giornata».
I proprietari dei cani cosiddetti «brachicefali», poi, devono avere un’attenzione in più perché il muso «schiacciato» di carlini, bulldog o boxer rende il raffreddamento ancora meno efficace rispetto a quello degli altri amici a quattro zampe.
«C’è poi la questione del peso e dell’età, oppure della quantità di pelo. I pastori bernesi o i terranova, sotto questo profilo, sono più a rischio perché hanno un manto notevole e pesante. Anche il colore fa la differenza. Prendiamo un cane bianco e uno nero: dopo qualche minuto di esposizione al sole sentiremo che quest’ultimo sarà più caldo del suo compagno».
I gatti sono più «indipendenti» dagli umani, ma anche loro hanno dei punti deboli: «I gatti bianchi, in particolare, hanno una pelle molto delicata e sottile, soprattutto nell’area delle orecchie. Si rischia la formazione di tumori che a volte portano all’amputazione dell’orecchio», avverte l’esperto.
Ogni anno, bene o male, alla porta dell’ambulatorio si presenta almeno un animale vittima di un colpo di calore, dovuto all’esposizione eccessiva ai raggi del sole: «L’animale respira in modo molto veloce, con la bocca aperta e con le mucose che diventano rosse. Sotto questa condizione, il nostro amico a quattro zampe spesso diventa apatico e non riesce più a stare in piedi, mentre la temperatura sale fino ai 42 gradi». Il rischio di morte è dietro l’angolo, se non si fa nulla. Possiamo, però, rimediare con acqua fresca per raffreddare il corpo. «Ma attenzione che non sia troppo fredda, altrimenti è peggio», esclama Mazzi.
Avere a portata di mano dei panni umidi può essere vitale, «come pure dell’acqua, se il nostro animale ci segue in un viaggio per andare in ferie. Ricordiamoci di fare delle soste di tanto in tanto, affinché si possa rilassare all’ombra. Perché il viaggio deve essere piacevole anche per i nostri amici a quattro zampe», conclude il veterinario.