È morta Shrek, la pecora ribelle

Era diventata il simbolo dell'orgoglio dei neozelandesi
Red. Online
07.06.2011 15:29

Aveva 17 anni e, lunedì, dopo tre settimane di malattia, è stata sottoposta ad eutanasia. Stiamo parlando di Shrek, la pecora ribelle della cittadina di Tarras, in Nuova Zelanda balzata agli onori della cronaca per essere riuscita, per sette anni consecutivi, a sottrarsi alla tosatura annuale. In un paese come la Nuova Zelanda dove le pecore sono più numerose degli umani, Shrek aveva scatenato l'ammirazione e l'immaginazione della popolazione tant'è che quando, nel 2004, Shrek - ormai già con un'età rispettabile (una pecora merino vive normalmente sei anni) - fu catturata per la tosatura, l'evento fu trasmesso in diretta tv e gli indici d'ascolto furono altissimi. Da record la massa di lana che cadde ai suoi piedi: 27 chili!

John Perriam, il suo umano, parla di Shrek come di un "veterano della politica". "Ci ha insegnato molte cose - dice Perriam - ed ovunque era ricevuta e salutata come una star". Già perchè Shrek, dopo il 2004, ha continuato a girare per la Nuova Zelanda raccontando la sua storia di fughe, di ricerca di nascondigli nelle grotte e di sopravvivenza a base di piccoli arbusti reperiti sulle colline del Sud dell'isola facendo seognare centinaia di persone. Su Shrek sono stati scritti tre libri e John Perriam, che di Shrek era diventato l'agente, per ogni apparizione della sua pecora intascava 16'000 dollari. Adesso che è morta lui ha deciso di organizzarle delle esequie in pompa magna ed ha chiesto a un amico di disperdere le sue ceneri sul monte Cook, il punto più alto della Nuova Zelanda.