È morto l'orso Knut

È morto nel pomeriggio di sabato 19, giorno della festa del papà. È morto nella sua grotta, allo zoo di Berlino. Knut era solo quando la vita l'ha lasciato. Di lì a poco 600 visitatori l'hanno visto galleggiare nello specchio d'acqua antistante la sua casa. Ad annunciarlo Heiner Kloes, responsabile dei guardiani dello zoo. Aveva poco più di quattro anni e, senza dubbio, è stato l'orso polare più conosciuto e amato del mondo.
Knut era nato il 5 dicembre del 2006. La sua biografia dice che la mamma lo rigettò e allora fu allevato col biberon da un umano - Thomas Doerflin che morì, d'infarto, a 44 anni, nel 2008 - che se lo prese a cuore come un figlio. La sua storia ha commosso centinaia di migliaia di persone che hanno fatto di Knut un simbolo non solo dell'interazione possibile tra umani e animali, ma anche della necessità di difendere e salvaguardare il Polo Nord. E attorno a Knut le notizie non sono mai mancate: dalla lotta tra gli zoo che se lo contendevano alle possibili nozze con Gianna (vd suggeriti). Il 5 dicembre scorso, in occasione del suo quarto compleanno, nonostante le abbondanti nevicate, centinaia di umani erano andati a salutarlo e a festeggiare con lui.
Non si conoscono ancora i motivi della morte di Knut. La stampa tedesca ipotizza che l'orso sia morto di crepacuore, dopo che nel luglio del 2010 aveva perduto la compagna Gianna, un'orsa italiana che era stata restituita allo zoo di appartenenza e con cui Knut avrebbe dovuto formare una famiglia. Lunedì sarà sottoposto ad autopsia. Quel che è certo è che lui, ora, è sul Ponte dell'Arcobaleno. Ciao Knut, buon viaggio!...