Curiosità bestiali

È vero che i cinghiali si affilano i denti?

Un curioso adattamento rende affilatissima la dentatura di questo mammifero.
Un curioso adattamento rende affilatissima la dentatura di questo mammifero.
Martina Ravioli
26.11.2021 16:00

Il cinghiale - spesso amato dai buongustai, protetto dagli animalisti, detestato dagli agricoltori – di sicuro non lascia indifferenti. Nel medioevo era un abitante comune dei nostri boschi, ma è scomparso nel XVIII secolo. Dagli anni ’80, in seguito a fughe di esemplari tenuti in cattività nella Val Marchirolo, il Sus scrofa è tornato a ripopolare le aree boschive del Malcantone e oggi è diffuso in tutto il territorio cantonale.

Il cinghiale è una specie con cui la convivenza può rivelarsi difficile per via dei numerosi danni ai terreni agricoli e ai giardini privati, tanto che l’art. 65 del Regolamento sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici RALCC prevede, ad alcune condizioni, dei risarcimenti per coloro che dichiarano redditi agricoli. I danni principali sono dovuti alla distruzione dei prati da sfalcio, dei campi di mais, al consumo di uva e al rivoltamento delle zolle di terra.

Al netto di quanto sopra, però, si rimane affascinanti dalla capacità di questo mammifero artiodattilo (cioè che con numero pari di dita) di adattarsi all’ambiente e sfruttare quasi tutte le nicchie ecologiche. Basti pensare che può avere due, e talvolta anche tre, cucciolate all’anno portando, in un anno favorevole per la riproduzione e la crescita dei cuccioli, gli effettivi della popolazione a raddoppiare di numero. Curioso è anche il fatto che la società del branco si crei su base matriarcale, mentre i maschi superiori ai due anni vivono da soli. I membri del branco si occupano gli uni degli altri arrivano a praticare il «grooming» cioè la reciproca pulizia del mantello, lisciandosi vicendevolmente il pelo con la lingua o il grugno.

Questi bestioni onnivori di 100 Kg, amanti dell’insoglio (cioè delle pozze fangose dove rotolarsi) hanno un olfatto e un udito molto fine e sono noti per la loro aggressività. Se importunati il maschio carica a testa bassa, con l’obiettivo di infilzare l’aggressore con le zanne, mentre la femmina cerca di azzannarlo. La cosa più sorprendente di tutte, però, è la particolare conformazione della dentatura. I canini superiori e i canini inferiori sfregano tra loro ogni volta che l’animale apre e chiude la bocca. Questo fa sì che le zanne abbiano sempre un bordo tagliente che le rende affilate come pugnali e pericolose durante gli attacchi. Capita che quando il cinghiale carica, inizi ad aprire e chiudere velocemente la bocca, proprio per rendere perfetta l’affilatura elle sue potenti «armi» di attacco e difesa.

Nel video seguente, di National Geographic Wild, si può vedere al minuto 2.05 una ricostruzione in 3D del movimento che fanno i cinghiali per affilare i denti.