Lo studio

Ecco come i gatti capiscono il loro nome

Un esperimento giapponese dimostra che i felini riescono a farlo senza problemi, anche quando la prova viene fatta da un estraneo
Un esperimento giapponese dimostra che i felini riescono a farlo senza problemi, anche quando la prova viene fatta da un estraneo
Jona Mantovan
25.06.2020 18:30

Cani e gatti sono davvero così diversi come si crede? Forse no. Una delle considerazioni da fare a riguardo fa riferimento alla capacità dei felini di riconoscere il proprio nome, così come avviene per «Fido». Si tratta di un aspetto che molti proprietari di mici conoscono bene, ma che è stato effettivamente dimostrato anche da una ricerca scientifica giapponese.

Si tratta di uno studio effettuato dagli scienziati dell’università di Tokyo e che, l’anno scorso, è stato pubblicato sulla rivista «Scientific Reports». L’esperimento è stato condotto analizzando 78 gatti domestici, o residenti nei cosiddetti «cat café», locali in cui, oltre a bere un tè, è possibile trascorrere il tempo ammirando o accarezzando splendidi micioni. Nel corso dell’analisi una persona (non necessariamente il proprietario del felino osservato) doveva dire alcune parole simili al nome del gatto, in modo tale che l’animale si abituasse all’ascolto. Una volta fatto questo, gli stessi termini venivano ripetuti, aggiungendovi però anche il nome del simpatico quattro zampe.

A questo punto si osservavano le manifestazioni di interesse, come per esempio miagolare, drizzare le orecchie, oppure muovere la testa o la coda. È emerso infine che i gatti erano capaci di distinguere il loro nome all’interno di una gamma di parole simili. Questo è stato osservato non solo quando la prova veniva effettuata direttamente dal proprietario, ma anche nei casi in cui a pronunciare i termini era una persona estranea, in questa circostanza uno dei ricercatori.

Tra i riscontri più interessanti c’è quello per il quale la capacità, pur essendo comune a tutti i gatti, è apparsa essere più sviluppata tra gli animali abituati a vivere in casa rispetto a quelli dei «cat cafè». Secondo gli scienziati giapponesi questo potrebbe essere legato al fatto che, nei locali pubblici, i felini sentono spesso pronunciare il loro nome insieme a quello degli altri quattro zampe, faticando quindi maggiormente nel distinguere il proprio.

La ricerca giapponese non fa che aggiungere un altro tassello a quanto conosciamo fino a questo momento sui gatti, animali che continuano ad avere un fascino senza pari. Secondo alcuni proprietari, non sempre però i loro quattro zampe reagiscono quando li si chiama per nome. Il motivo? Non certo la mancata capacità di riconoscerlo, quanto piuttosto il disinteresse del momento: un altro dei tratti che rende davvero unici i gatti.

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