Lo studio

Ecco come il cane (non) guarda la tv

Fido interagisce con il televisore in modo alternativo rispetto a noi: attivamente, ma senza particolare interesse.
Fido interagisce con il televisore in modo alternativo rispetto a noi: attivamente, ma senza particolare interesse.
Red. Online
13.12.2021 18:30

Accendiamo la tv e ci appollaiamo sul divano insieme ai nostri fedelissimi amici a quattro zampe, supponendo che se ne staranno lì accanto o accoccolati a terra a condividere con noi i contenuti proposti dalla programmazione televisiva. La scienza, tuttavia, ci rivela che le cose non stanno proprio così. I loro occhi, se li osserviamo, non sono particolarmente attirati dalle immagini: se per esempio sullo schermo c’è un altro cane, sarà piuttosto il suono del suo eventuale abbaiare o guaire ad attirare l’attenzione del nostro Fido, e non la figura in tv. Allo stesso modo, comandi provenienti dalla voce umana televisiva possono attrarre l’animale come nella realtà. Così, anche il loro tipo di attenzione si modulerà diversamente dalla nostra, caratterizzata dallo sguardo fisso sul monitor: seguendo i suoni e non le immagini, infatti, fido si trasforma in un telespettatore attivo, in costante movimento fra la televisione e gli umani seduti a guardarla.

I cani non rimangono quindi fermi davanti alla tv, tuttavia ci sono alcune immagini che meglio si adattano alla loro natura.
Partiamo dal presupposto che la visione canina è di tipo dicromatico: i colori sono percepiti cioè nelle lunghezze d’onda del blu e del giallo, e già qui la loro fruizione del contenuto si distingue dalla nostra. Inoltre, essendo particolarmente sensibili ai movimenti, faticano maggiormente di fronte allo «sfarfallio» di una visuale non ben definita: si può presupporre che l’alta definizione odierna favorisca un miglioramento della loro prospettiva, anche considerato il fatto che l’interazione canina con il dispositivo tendenzialmente può durare meno di tre secondi, di conseguenza la cattura dell’immagine in velocità sarà più facile se la messa a fuoco è più chiara. È evidente comunque che i soggetti che maggiormente affascinano il nostro migliore amico sono proprio i suoi simili.

Per entrare poi nel dettaglio, un esperimento è stato condotto al fine di analizzare le reazioni di questi animali di fronte a programmi di tipo diverso: gli esemplari coinvolti hanno però dimostrato di non saper scegliere fra di essi. È emerso, infatti, che preferiscono la presenza di un solo schermo piuttosto che di tutti in contemporanea, ma questo non è mai dipeso dal contenuto rappresentato. Nonostante ciò, rimane un punto fermo il fatto che i cani tendono a seguire i gesti umani: a portare lo sguardo e l’attenzione al luogo dove puntano i nostri occhi, anche se poi non si fermano a «guardare» allo stesso modo in cui lo facciamo noi.