Ecco i nuovi anfibi senza piedi

Vien quasi da dire: che bello, questo nostro pianeta non cessa di regalarci, ogni giorno, sorprese. Questa volta la notizia proviene dal nord-est dell'India e concerne la scoperta di un anfibio senza zampe. Occhio però: non è come nel caso del vertebrato più piccolo o della Brookesia micra (vd suggeriti) dove la scoperta concerneva una nuova specie. Gli anfibi apodi sono noti da tempo - in italiano sono chiamati Gimnofioni -, ma quanto hanno scoperto il prof. Sathyabhama Das Biju, dell'università di Dehli, e i suoi colleghi ricercatori (indiani, britannici e belgi) in cinque anni di paziente lavoro sul terreno, è la prova che quegli esserini che gli abitanti del luogo consideravano alla stregua di serpentelli o vermi, vermi non sono. Con tanto di prova del DNA è infatti stato stabilito che quelle specie di lombrichi sono, a tutti gli effetti, una nuova famiglia di anfibi apodi, vertebrati che vivono nascosti nella terra, si cibano di vermi ed insetti nocivi per le piantagioni e restano accanto alla covata anche per oltre tre mesi, un atteggiamento protettivo raramente osservato negli anfibi.
Ma l'eccezionalità della scoperta non si ferma qui. Come riportato sull'ultimo numero di "Proceeding B", la rivista della Royal Society, il team di ricercatori (vd lo studio completo nel pdf) è riuscito a dimostrare, sulla base delle analisi filogenetiche, anatomiche e del DNA che esiste anche un "imparentamento" tra questi vertebrati e una famiglia di Herpelidae esclusivamente africana e che i legami di parentela possono essere fatti risalire «al Cretacico inferiore (circa 140 milioni di anni fa)», fatto questo che rende questi anfibi più "vecchi" dei dinosauri. Le nuove specie di Cecilie (altro nome dei Gimnofioni) ritrovate, data la loro particolare morfologia (soprattutto il cranio), la loro evoluzione e le relazioni filogenetiche sono pertanto state identificate e classificate, a tutti gli effetti, «come una nuova famiglia di anfibi». E se, guardando il video, anche a voi questi anfibi sembreranno vermi, beh... sappiate che i ricercatori, per spiegare la strabiliante somiglianza, fanno ricorso all'"evoluzione convergente", ovvero a due gruppi di animali indipendenti che si evolvono con strutture analoghe per rispondere ad un ambiente simile, in questo caso l'humus delle foreste indiane.