Erin Brockovich non ci sta

Gli occhi e l'attenzione di molti sono puntati, in questi giorni, sulla "cupola" che BP ha progettato per frenare, se non fermare del tutto, il flusso di petrolio nelle acque del Golfo del Messico (vd suggeriti). Ciò non toglie che la stragrande maggioranza degli americani stia puntando gli occhi sulla marea nera che avanza e che, giovedì sera, ha raggiunto le Chandeleur Islands, una riserva naturale bellissima al largo della Louisiana.
«Abbiamo il greggio su tutte le Isole Chandeleur», ha detto un funzionario della NOAA (National Oceanic Atmospheric Administration, vd link), riferendosi al primo tratto di territorio colpito dalla marea. «È l'unico inquinamento da petrolio riscontrato», ha puntualizzato il funzionario dell'ente governativo in una conferenza stampa telefonica. Altre fonti hanno d'altra parte riferito di alcuni uccelli, tra i quali cormorani, già incatramati dal greggio, mentre diversi pellicani giacciono, morti, sulle rive e le foto dell'AP (vd gallery) mostrano le pessime condizioni nelle quali gli animali marini sono costretti, ormai, a vivere. Certo, la BP sta installando la "cupola", ma sono già migliaia e migliaia i litri di petrolio che si sono diffusi in mare. Gli americani, anche per questo, non intendono affidare tutte le speranze di risolvere il problema all'industria e alla tecnologia.
È, ad esempio, di queste ultime ore la notizia che un gruppo ambientalista californiano ha raccolto 200 mila chili di capelli umani e peli animali (donati da parrucchieri per esseri umani e per cani) che verranno utilizzati per realizzare barriere galleggianti di contenimento assolutamente 'naturali'. Poi, a dar forza alla protesta, è scesa in campo anche Erin Brockovich (vd link). Sì, proprio lei, l'ambientalista resa famosa dall'omonimo film di Steven Soderbergh interpretato da Julia Roberts. Borckovich ha comunicato di aver deciso che s'impegnerà in prima linea sul dossier 'marea', in particolare contro la BP. Nei prossimi giorni visiterà gli Stati colpiti dall'emergenza con un preciso obiettivo: ottenere risposte ad alcune delle domande che si pongono milioni di americani. Tra queste: «Chi aiuterà i pescatori, i proprietari di terreni danneggiati e le famiglie preoccupate per l'impatto che il greggio avrà sul cibo e sulla salute loro e dei loro figli?».
Vi terremo aggiornati.