Comunicazione

Fido è triste o felice? Sono gli occhi a parlare

I cani hanno imparato dall’essere umano a comunicare con le espressioni, coinvolgendo i muscoli del muso
I cani hanno imparato dall’essere umano a comunicare con le espressioni, coinvolgendo i muscoli del muso
Red. Online
03.06.2020 18:00

I cani non hanno la parola, ma stando a contatto con l’essere umano hanno appreso diversi modi per farsi comprendere, e uno di questi è attraverso le espressioni del muso.

La capacità che il quattro zampe ha di comunicare in modo non verbale sembrerebbe infatti un’abilità acquisita con il tempo. Uno studio condotto dall’Università inglese di Portsmouth, coordinato da Juliane Kaminski e pubblicato sulla rivista dell’Accademia Nazionale delle Scienze americana (Pnas) ha attribuito all’uomo la responsabilità di aver selezionato nei cani la facoltà di esprimere emozioni anche attraverso gli occhi e il movimento delle sopracciglia.

I ricercatori hanno confrontato la muscolatura facciale di 33 cani domestici con quella di 13 esemplari di lupo selvatico – il parente più stretto della specie – e hanno individuato alcune differenze nella muscolatura del muso: sollevare le sopracciglia fino ad assumere una forma quasi «a virgola», tipica dell’essere umano, così come altri movimenti, rendono lo sguardo del pet molto espressivo. Per gli autori dello studio, le cause di ciò sono da ricercare proprio nell’addomesticazione del cane – iniziata più di 33mila anni fa – durante la quale l’uomo avrebbe tentato di indirizzare l’evoluzione della sua espressività nel segno di una maggiore capacità di comunicazione.

Alla luce di ciò, non sorprende il fatto che in molti video sul web e fotografie capiti di vedere cani che sorridono: occhi quasi socchiusi, orecchie rilassate e mascelle aperte a mostrare tutti i denti, con tanto di lingua di fuori. Dal punto di vista anatomico non sembra esserci alcuna differenza rispetto al modo in cui l’uomo esprime gioia e felicità. Tuttavia, il dog grinning – così è chiamata l’espressione – non è solo sinonimo di emozioni positive, tanto che a scatenarlo possono essere cause differenti, come sottomissione, disagio o un episodio di vomito.

La gioia di Fido si può leggere anche in altri modi: nei suoi occhi, quando sono aperti e rilassati, con le pupille dilatate e brillanti, e la fronte non è corrugata, ma liscia, mentre le orecchie sono cadenti e la bocca aperta. Quando il cane è triste, stressato o a disagio, invece, aggrotta le sopracciglia e i suoi occhi assumono lo sguardo «a balena», con il lato bianco che appare a mezza luna.

Oltre a considerare il muso del proprio quattro zampe, è però d’obbligo guardare a come muove la coda o se alza il pelo: prestando attenzione a questi segnali si potrà imparare a comprendere il migliore amico dell’uomo. Dopotutto, non gli serve avere la parola, dato che riesce comunque a farsi ben comprendere.