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Gli stati d’ansia dei cani dipendono dalla genetica

Uno studio dell’università di Helsinki svela cosa alimenta le paure e l’aggressività del proprio animale domestico
Uno studio dell’università di Helsinki svela cosa alimenta le paure e l’aggressività del proprio animale domestico
Red. Online
11.05.2020 18:00

Abitudinari, socievoli, amorevoli ma anche a rischio di ansia. Così come gli umani, anche gli animali domestici soffrono un certo tipo di stress psicologico. E alcune razze sono più sensibili di altre. Ovviamente non è solo l’ambiente esterno ad alimentare certi comportamenti che possono sfociare anche in disturbi fisici e aggressività. C’entra la genetica. Ebbene, secondo uno studio condotto da Hannes Lohi, genetista canino dell’università di Helsinki (Finlandia), il rumore è la prima fonte di problemi, seguito dalla paura.

Le conseguenze di uno stress prolungato sono peraltro pericolose per l’animale: la qualità di vita si riduce, aumentano rabbia e frustrazione e si manifestano comportamenti preoccupanti. Tutto ciò potrebbe portare il padrone a diminuire l’attenzione verso il proprio cane o, peggio, a punirlo, instaurando un circolo vizioso. I ricercatori del team del professor Lohi hanno così voluto analizzare l’incidenza dell’ansia su un campione di 13.700 cani a rappresentare 264 razze diverse. Ai padroni è stato chiesto di valutare il proprio cane su 7 categorie differenti di disturbi: ansia da separazione, aggressività, comportamenti compulsivi, disattenzione, sensibilità ai rumori, paura delle altezze e delle superfici riflettenti e una generica “paura di tutto”. È emerso che il 72,5% ha accusato almeno uno dei 7 stati di ansia. Ciò significa che ad esempio la paura dei fuochi d’artificio o dei tuoni non è una questione caratteriale ma genetica. La prima causa è il rumore, per cui il 32% dei cani del campione ha accusato ansia, mentre la seconda forma più comune è la paura, riscontrata nel 29% del campione. In particolare il timore verso altri cani è stato riscontrato nel 17% degli esemplari, la paura degli estranei nel 15% e la paura di situazioni inconsuete nell’11%.

Anche l’età e il genere ovviamene incidono: i cani più anziani hanno paura soprattutto dell’altezza e di camminare su pavimenti lucidi e riflettenti o su griglie metalliche. I cani maschi sono più spesso aggressivi e iperattivi rispetto alle femmine, che però risultano essere più paurose. Ma esistono anche altre differenze: restringendo il campione a 200 esemplari di 14 razze diverse, è emerso ad esempio che il piccolo lagotto romagnolo e il tenero Wheaten terrier soffrono i rumori forti più degli altri cani, il Pastore delle Shetland (simile al collie, ma più piccolo) è più incline alla paura mentre gli Schnauzer nani sono tra i più aggressivi. Quest’ultimo atteggiamento è invece quasi assente nel Labrador.