Il cavallo, un animale dell'Est

ROMA - Il primo antenato di 'Dinamite', fedele destriero di Tex Willer, risale a ben 5500 anni fa e visse presumibilmente in Kazakistan. Solo 2000 anni dopo sarebbe arrivato in Europa per farsi cavalcare.
E' la scoperta di un gruppo di archeologi resa nota sulla rivista Science, che sposta indietro di oltre 1000 anni la presunta nascita del cavallo domestico, ritenuta finora più recente, e suggerisce che questi animali fossero usati non solo per spostarsi ma anche per il loro latte.
Lo studio è stato svolto su reperti fossili analizzati tra le Università britanniche di Exeter e Bristol e diretto da Alan Outram.
Le zone steppose del Kazakistan, stato a cavallo tra Europa ed Asia, dovevano essere popolate, già nel quarto millennio a.C., da numerosi cavalli allo stato brado. Ed è da questi animali selvatici, venuti in contatto con le tribù locali, che avremmo ereditato purosangue e puledrini. Finora l'origine del cavallo domestico era stata fissata su una data più recente, in concomitanza con la diffusione delle lingue indoeuropee e della pratica della guerra, nell'età del bronzo (tra terzo e quarto millennio a.C).
Ma a quanto pare i cavalli nelle stalle ci entrarono molto prima in Kazakistan e solo dopo arrivarono in Europa. Microdanni riscontrabili sulle ossa del cranio provano che già 5500 anni fa quei cavalli erano imbrigliati e dunque domestici. Inoltre in un esperimento innovativo gli archeologi hanno provato la presenza di tracce di grassi di latte di giumenta nel vasellame di quelle tribù del Kazakistan, dove ancora oggi si consuma il latte di giumenta e di asina. Queste sono prove certe che i cavalli furono addomesticati prima del previsto e che solo successivamente l'arte di addomesticare i cavalli fu diffusa in Europa.