Il gatto nero? Meglio in casa

Halloween, si sa, non è una festa europea, ma un'occasione per festeggiare non si rifiuta mai e così ecco che anche da noi zucche, streghe, "dolcetti e scherzetti" stanno diventando una consuetudine di fine ottobre. Niente da ridire se non fosse che, con la festa, sono giunte anche pessime abitudini, non ultima quella di riesumare antiche credenze che associavano, ad esempio, i gatti neri alle streghe rendendoli perciò "degni" di attenzioni particolari volte, ufficialmente, per scacciare il malocchio e la sfortuna.
Come già accadeva nel Medio Evo, i gatti neri, in Europa - ma soprattutto nella vicina Italia - sono così tornati ad essere ricercati e perseguitati. L'anno scorso ne sono spariti 30'000. Quest'anno pare che la cifra sarà ritoccata verso l'alto. "Mentirei se dicessi che esistono, in Ticino, fatti che collegano direttamente la sparizione di gatti neri - che pure dobbiamo registrare - con la festa di Halloween", dice il presidente della Spab, Armando Besomi, che invita però a mantenere alta la guardia in un periodo che, per i mici neri, è davvero a rischio. Sabrina Piacente, coordinatrice del GAR (Gruppo aiuto randagi), suggerisce inoltre di tenere in casa i mici neri "sia di giorno sia di notte. Non ci sono prove, ma - precisa - i fatti strani e le segnalazioni non mancano neppure da noi". Rischiare? Non ne vale la pena!