Il picchio nero, super star 2011

È il vero nume tutelare per la foresta e i suoi abitanti
Ats
27.01.2011 15:29

È un animale agile e robusto. Sul terreno si trova a disagio e si limita a saltellare stentatamente, ma eccelle nell'arte di martellare con il becco la corteccia degli alberi. Di chi stiamo parlando? Del picchio nero (nome scientifico Dryocopus martius), il più grande dei picchi europei, che è stato nominato oggi uccello dell'anno 2011 da ASPU/Bird Life Svizzera (l'anno scorso toccò al balestruccio, vd. suggeriti) in concomitanza con la presentazione ufficiale del "2011: anno internazionale delle foreste".

Ma... perchè proprio lui uccello dell'anno? Perchè, come spiega la stessa Associazione svizzera per la protezione degli uccelli, «il picchio nero svolge un ruolo chiave all'interno della foresta e può essere paragonato a un carpentiere dei grandi alberi». Per vivere il picchio nero ha bisogno di uno spazio che raggiunge dai 400 agli 800 ettari di bosco. Con il becco crea della cavità in tronchi di almeno 40 cm di diametro, preferibilmente faggi e abeti, dove dorme e nidifica per un periodo da 3 a 7 anni.  Poi i buchi abbandonati dal picchio nero vengono utilizzati come rifugio da una sessantina di altre specie animali: fra questi figurano le martore, diversi pipistrelli, la rara civetta capogrosso, i calabroni e i coleotteri. Insomma, il picchio nero è un vero nume tutelare della foresta e dei suoi abitanti.

Ghiotto di larve di formiche, di vespe e di coleotteri, che scova frugando tra le cortecce degli alberi, perchè il picchio nero possa so0ravvivere è indispensabile che nei boschi venga lasciata la legna degli alberi morti. ASPU/Bird Life Svizzera chiede, oltre a ciò e a tutela della specie, che nelle foreste siano lasciati vecchi abeti e faggi, dove i picchi possano scavare i loro nidi.