La famiglia ricci è in salvo

Domenica 21 agosto: il giorno più caldo dell'anno. Il telefono squilla in casa di Silvia, a Bidogno, in Capriasca. Qualcuno chiede il suo aiuto dal Sopraceneri, qualcuno che ha visto una scena bruttissima e che adesso si trova con una mamma e quattro cuccioli da gestire ed accudire. Silvia - qualcuno si ricorderà di lei (vd suggeriti) - è una donna straordinaria che, dal 2007, si è messa a disposizione del Centro ricci in difficoltà di Maggia e, nonostante si muova su una sedia a rotelle, per i piccoli spinosi è sempre a disposizione. Lo è stata anche domenica quando, all'altro capo del filo, una signora le racconta una brutta storia.
Il suo vicino di casa stava curando il proprio giardino quando, all'improvviso, esce di casa con un secchio e si reca in un prato. Qui, dopo essersi guardato in giro, scaraventa il contenuto del secchio e poi... se ne torna a casa. La signora lascia passare un po' di tempo e va a vedere cosa quell'uomo avesse "buttato via". Ebbene, con suo grande stupore, trova cinque ricci: uno più grande (che si rivelerà essere la mamma) e quattro piccolini. Torna a casa, prende un contenitore e quindi vi depone la famiglia ricci. Poi telefona a Silvia. Lei le fornisce un paio d'indicazioni "di pronto soccorso" (tenerli all'ombra, rifocillare la mamma con cibo per gatti) e la rassicura: "Appena fa un po' meno caldo arrivo a prenderli. Con queste temperature soffrirebbero troppo in auto".
Ed è così che mamma riccia e i suoi picicni da domenica sera sono diventati cittadini capriaschesi. "I piccoli, una femminuccia e tre maschietti, sono stati dati alla luce due-tre settimane fa - ci dice Silvia quando le chiediamo "complementi d'informazione" -. Sono così piccoli! Non li voglio disturbare. È anche per questo che non ho ancora dato loro un nome e non ho posto un colore sugli aculei per distinguerli. Se devo essere sincera non li ho ancora nemmeno registrati all'Associazione Amici del Riccio, fatto questo che fa di loro dei "clandestini". Sarà comunque per poco. Tra un paio di settimane saranno perfettamente in regola". E, quel che più conta, grazie a Silvia potranno continuare a vivere.