La ricerca sui cani: “vedono” con il naso

Che i cani abbiano un naso e un olfatto particolarmente sviluppati è cosa nota, così come è risaputo che questa loro qualità possa essere utilizzata in diversi modi: basti pensare ai quattro zampe specializzati nella ricerca dei prelibati tartufi, per esempio, o a quelli impiegati nelle operazioni di polizia. Quello che è meno noto, invece, è che i cani riescono in qualche modo a “vedere” attraverso il naso. Le tracce olfattive infatti permettono loro di creare un’immagine mentale precisa dell’oggetto che stanno cercando.
A sostenerlo è un recente studio pubblicato sul Journal of comparative psichology e realizzato dai ricercatori del Max Planck Institute for the Science of human history. Un’indagine particolarmente accurata con una serie di test che hanno interessato 48 cani di cui 25 con training specifici da cane-poliziotto o da segugio. Come si è svolto l’esperimento? Con gli amici a quattro zampe chiusi in un altro ambiente, gli scienziati hanno trascinato il loro oggetto preferito sul pavimento per poi nasconderlo. Quindi i cani sono stati liberati. Se in alcune occasioni l’oggetto era lo stesso utilizzato all’inizio dell’esperimento, in altre è stato fatto trovare un oggetto diverso. Il risultato? I cani si sono messi a cercare nuovamente l’oggetto, fino a quando non sono riusciti a scovare quello corretto. Questa, secondo gli scienziati, sarebbe la dimostrazione che i cani possono elaborare, attraverso l’olfatto, una rappresentazione mentale dell’oggetto da trovare, in maniera così precisa da rendersi conto di quando c’è qualcosa di incongruo.
La scoperta – sebbene gli scienziati abbiano tenuto a sottolineare che, in quanto studio comportamentale, ha bisogno di ulteriori prove e conferme – inserisce i cani nel gruppo di quegli animali che riescono a creare immagini mentali a partire da input e stimoli non visivi. In questa categoria rientrano già i cavalli, che avrebbero la capacità di ricreare mentalmente i loro simili e il loro padrone in base alla voce o ai nitriti percepiti. In attesa di ulteriori conferme a questo studio, resta però certa una cosa, e cioè che il naso dei cani è un organo davvero speciale. Basta confrontarlo con quello umano per rendersene conto: quello dei nostri amici a quattro zampe contiene infatti 300 milioni di recettori olfattivi, contro i circa 6 milioni su cui possono contare gli esseri umani.