La storia di Casper va... a ruba

"Molti conoscevano Casper e il suo amore per la gente e i viaggi in autobus. Purtroppo un automobilista lo ha investito intorno alle 8.45 di giovedì 14 gennaio senza poi fermarsi. Casper è morto per le ferite riportate (...)". È passato poco più di un anno dal giorno in cui Susan Finden appese quest'annuncio, accompagnandolo con la foto di Casper, sulla pensilina dell'autobus che, tutti i giorni, per quattro anni, aveva scarrozzato il suo micio da Poole Park Road (quartiere residenziale) al centro di Plymouth. Fu a seguito di questo semplice gesto che Susan si accorse di quante persone, al mondo, avevano conosciuto Casper, simpatizzando con lui e apprezzandone la vita avventurosa. Piano piano, dopo essersi ripresa dal lutto, Susan decise di raccontare la storia di Casper e affidarla a un libro. In agosto, in Inghilterra, edito da Simon&Schuster fece la sua comparsa "Casper, the Commuting cat". A gennaio 2011, edito da Tea, ecco giungere in libreria "Casper, il gatto pendolare". In entrambi i casi il libro è un best-seller tanto che alcuni siti che vendono libri online l'hanno già esaurito.
Niente paura. Non vi faremo il riassunto del libro (che non è solo la storia di Casper, ma è anche quella di Susan, di suo marito Chris e dei loro moltissimi gatti). Vi diciamo soltanto che, prima di chiamarsi come il celeberrimo fantasma del cinema, Casper - un micione siberiano che prima di essere adottato da Susan viveva in un rifugio per gatti - si chiamava Morse e vi diciamo anche che, tra le sue molteplici "strane abitudini", c'era quella di... viaggiare. Prendere il bus, tutte le mattine alle 10.50, davanti a casa, per lui era una vera e propria passione. La sua mamma umana, come racconta nel libro, impiegò qualche tempo a scoprirla visto che lui, Casper, come tutti i mici, era oltremodo discreto e poco incline a raccontare i fatti suoi. Aggiungiamo anche che il libro offre tutta una serie di interessanti osservazioni sul mondo dei gatti. Se li amate non perdetevelo!