L'imprevedibile signora Mary Bale

La Gran Bretagna è indignata e la signora - Mary Bale, 45 anni, impiegata di banca - resasi protagonista del gesto oltre ad essere oggetto di un'inchiesta di polizia è ora minacciata da altri umani inferociti. Motivo? L'altro giorno la signora Bale, passeggiando per una via di Coventry, si è imbattuta in una micetta affettuosa che, da un muretto, si è sporta per farsi carezzare. La signora ha cominciato a carezzarla e poi, attratta da un cassonetto della spazzatura che stava lì vicino, all'improvviso: ha afferrato la povera micia, ha aperto il coperchio del cassonetto, ha scaraventato dentro la micia, ha richiuso il coperchio e se n'è andata come se niente fosse (uno sguardo al video vi confermerà la succesione dei fatti). Il tutto nello spazio di una ventina di secondi.
Lola, questo il nome della micia, è rimasta prigioniera del container - e della spazzatura - per 15 ore e, verosimilmente, la sua fine sarebbe stata in un inceneritore se non ci fosse stato un filmato - quello che vi proponiamo qui a lato - proveniente da una telecamera posizionata davanti all'abitazione di Darryl e Stephanie Mann, gli umani di Lola. È proprio grazie a questo filmato che i proprietari hanno potuto liberare la loro micetta - che ha un anno - e quindi sporgere denuncia. Nel frattempo si era allertata anche la Società per la protezione degli animali (RSPCA) che è riuscita a risalire all'identità della donna, che verrà interrogata dalla polizia.
Anche il Sun è però riuscito a rintracciare Mary Bale. Perché ha agito così, le ha chiesto il giornalista? «Non capisco tutto questo baccano è stata la risposta - in fondo è solo un gatto». Ma quando la pressione della stampa e della Rete su di lei è aumentata, la donna ha diffuso un comunicato di scuse. «Voglio cogliere questa occasione - ha ripetuto anche davanti alle telecamere - per scusarmi profondamente per la preoccupazione e lo sgomento che le mie azioni hanno provocato. Non so spiegare perché l'ho fatto, è un gesto completamente estraneo al mio carattere, e di certo non volevo far soffrire Lola o i suoi padroni. È stata una decisione sbagliata, che mi ha fatto agire fuori da ogni controllo. Vedrò la RSPCA e la polizia per parlarne e coopererò in ogni modo con le loro indagini». La proprietaria di Lola, Stephanie Mann, ha intanto chiesto a quanti hanno reagito con furia alla vicenda di stare calmi e non fare gesti inconsulti: «La reazione è stata incredibile. L'avevo messa su Facebook solo perché volevo sapere chi fosse questa persona. Qualunque cosa abbia fatto, non mi piace, ma non voglio che sia aggredita. È una cosa che va trattata nel modo giusto, e la gente non deve diventare aggressiva con lei»..