L'usignolo che non canta più

Meno 91% in 40 anni! Allarme estinzione in Gran Bretagna
AtseAnsa
21.06.2010 17:29

Usignolo. Uno dei primi nomi d'uccello che venivano insegnati ai bimbi alle elementari, proprio per familiarizzarli con quella "g+n" così particolare. Ebbene, anche per gli "usignoli" (nome scientifico: Luscinia megarhynchos)  il rischio estinzione è dietro l'angolo. L'allarme giunge dalla Gran Bretagna dove il numero di questi uccellini è diminuito del 91 per cento in quarant'anni.

L'S.O.S. estinzione si basa sui dati di una ricerca del British Trust for Ornithology (Bto), un ente nato nel 1933, che ha osservato il fenomeno nel periodo 1967-2007. Ebbene, «per ogni dieci usignoli che cantavano quando sono nato, quarant'anni fa, adesso ce n'è solo uno - ha sottolineato Chris Hewson del Bto -. La presenza degli usignoli è ora ristretta a Sud e ad Est di una linea che va dal New Forest al Wash, ed è concentrata nell'estremo lato destro della Gran Bretagna, nelle zone costiere del Suffolk, nell'Essex, nel Kent e nel Sussex».

I ricercatori del Bristish Trust for Ornithology hanno scoperto che la maggiore causa del declino degli usignoli in Gran Bretagna è dovuta all'aumento della presenza degli alci, che stanno distruggendo l'habitat naturale degli usignoli. Ma ci sarebbero anche problemi legati alle migrazioni invernali in Africa, come dimostrerebbe il fatto che anche altre specie ornitologiche con le stesse abitudini - il cuculo, il luì grosso, il beccafico - stanno scomparendo. Il prossimo passo per la protezione degli usignoli, precisano i ricercatori del Bto, sarà la loro introduzione nella 'lista rossa' delle specie a rischio estinzione - quella dell'IUCN (vd link) - che viene aggiornata ogni cinque anni.