Mamma polpo cova le sue uova per 4 anni e mezzo

Altro che "mostro": una femmina di polpo della specie Graneledone boreopacifica è l'animale che detiene il record per il periodo più lungo di cova. Gli scienziati del Monterey Bay Aquarium Research Institute, durante le loro spedizioni nel cañon marino di Monterey, hanno scoperto nel 2007 una femmina di polpo che stava accudendo alla sua nidiata, attaccata a una parete rocciosa, a 1400 metri di profondità. Nel buio totale, a 3ºC di temperatura, la femmina si premura di pulire e ossigenare le uova, facendovi passare un flusso costante di acqua fresca, e di proteggerle da eventuali predatori. Il team di ricercatori, con a capo Bruce Robison, ha rivisto il polpo, riconoscibile da alcune cicatrici, per ben 18 volte nei seguenti 53 mesi, fino a ottobre del 2011, quando hanno trovato solo le capsule vuote delle 160 uova. La madre, in tutto questo periodo, apparentemente non si è cibata: il suo aspetto è deperito col tempo, con una perdita di pigmentazione, passando da un colorito sul viola al bianco, la diminuzione del suo volume e l'appannamento degli occhi. Il lungo periodo di incubazione è probabilmente dovuto, da una parte, alla bassa temperatura delle acque di profondità che rallenta lo sviluppo di tutti molti organismi. Dall'altra, grazie alle amorevoli cure materne, i piccoli hanno avuto modo di svilupparsi al punto da essere completamente autosufficienti una volta sgusciati dai loro involucri. Solitamente i polpi, anche quelli che vivono in superficie, si riproducono una volta sola: dopo l'intensa cura della nidiata, la madre di solito muore. Il periodo di cova più lungo conosciuto finora, però, era di 14 mesi. Più corta anche la vita media delle specie di acque meno profonde: da uno a due anni. Le osservazioni fatte nelle profondità marine mostrano quanto poco ancora sappiamo degli animali che vivono negli abissi marini.