Micio, Fido e vecchiaia (Archivi 1)

Domande e risposte sul tema da agosto a dicembre 2009
Red. Online
16.12.2009 18:59

 

Due domande su Kimba:1) "Buon giorno. La nostra Kimba, tipo labrador, 14 anni - in forma ma con un sospetto tumore alla zampa posteriore (ingrossamento) - prende antibiotici da 2 giorni e ha cominciato a leccare pavimenti, tappeti ecc. Quali potrebbero essere le cause di tali sintomi? Grazie per le vostre informazioni. Cordiali saluti" .

Florence V., Cureglia

2) "Buongiorno, mi chiamo Eric e sono il figlio di Florence. Rispetto a quanto vi ha scritto mia madre, per me la domanda più importante riguarda l'eventuale operazione da fare a Kimba. Dal momento che gli antibiotici non hanno fatto alcun effetto fino ad ora (5 giorni), l'ipotesi di un tumore è abbastanza probabile. Il veterinario ha quindi detto che bisognerebbe operarla prima di Natale, e che ovviamente dovrebbe subire un'anestesia totale. Non è pericoloso a quest'età? Le mando una foto recente di Kimba, che sembra comunque star bene (cammina parecchio tutti i giorni e non ha mai perso l'appetito). Grazie per l'aiuto e cordiali saluti".

Eric V., Cureglia

A Florence: Difficile vedere una relazione tra questo leccare di Kimba con il gonfiore alla zampa posteriore o con l'inizio di una terapia antibiotica. Di regola i cani hanno questo comportamento in caso di vermi intestinali, carenze di sali minerali o vitamine, infiammazioni della gola o della cavità orale. Se però effettivamente il cane ha iniziato in contemporanea con la terapia antibiotica non escluderei una relazione e valuterei con il vostro veterinario di fiducia se continuare o meno la terapia.A Eric: Se effettivamente si tratta di un tumore, la chirurgia é la migliore arma che abbiamo per risolvere in maniera definitiva il problema prima che si formino delle metastasi. Vista l' età del paziente si potrebbe effettuare prima una citologia dopo avere aspirato delle cellule con un ago infilato nella massa tumorale. Questo esame ci permette di sapere con una certa sicurezza se effettivamente si tratta di un tumore e se, in presenza di un tumore, si tratta di un tumore maligno o benigno. Le anestesie moderne sono di ottima qualità e non creano più problemi particolari negli animali anziani.

OVT

15 ottobre - "Buongiorno, vi scrivo per chiedervi un consiglio. La mia cagnetta, Didi, una cagnetta di piccola taglia, ha superato i 18 anni. Mangia molto bene, beve normalmente come sempre, non é grassa ed esce ancora nel giardino. Da alcuni anni le somministro regolarmente il Rymadil per l'artrosi e non manifesta dolori di alcun genere. Il problema é che da alcune settimane le zampe posteriori cedono mentre si muove, lei cade e devo aiutarla a rialzarsi perché il più delle volte da sola non ce la fa. Mi chiedo, visto che per il resto sta bene, se attraverso qualche farmaco posso aiutarla a rinforzare le zampe posteriori per evitare che prima o poi non riesca più a stare in piedi. Grazie".

Stefano T., Bré s/Lugano

La debolezza sulle gambe posteriori può avere molte cause. Se si tratta di dolore legato ad artrosi vale la pena provare a cambiare antidolorifico per vedere se la cagnolina cammina meglio. In casi di artrosi molto grave spesso un pochino di cortisone aiuta a sopportare meglio i dolori. Se il problema é neurologico con origine nell'ultima parte della schiena (in zona lombosacrale) sarà più difficile aiutarla visto che l'origine del problema é una degenerazione dei nervi dovuta alla compressione. Se il problema é magari di equilibrio con origine cerebrale si possono utilizzare dei geriatrici che migliorano la micro circolazione a livello di orecchio medio e cervello. In generale un po' di fisioterapia, nuoto e un movimento regolare possono aiutare a rinforzare la muscolatura e a tenere le articolazioni allenate. Non è il caso, a quanto ci dice, di Didi, ma se la cagnolina dovesse arrivare ad essere in sovrappeso è molto importante intervenire subito per rientrare nei parametri. Degli integratori per lo scheletro e le cartilagini possono anche dare molti benefici.

OVT

22 settembre - "Buonasera. Il nostro problema è con Roger, il nostro gatto di ben 17 anni, che da un po' di tempo si è messo a far pipì dappertutto! Nelle scarpe, negli zaini, sui piumoni, sui tappeti ecc. Tra l'altro, ci causa spese non da poco per la pulizia di quel che sporca! Vorrei sapere se è un comportamento comune nei gatti anziani e cosa possiamo fare per evitare il ripetersi di questi spiacevoli fatti. Abbiamo provato anche con il diffusore di feromoni, ma non è servito... Roger da qualche mese è in cura per ipertiroidismo e insufficienza renale. Grazie per la vostra risposta!"

Maria A., Breganzona

Gentile Maria, vi sono diverse possibilità che potrebbero spiegare il comportamento del suo Roger. - Un problema di salute magari legato alle vie urinarie con conseguente maggiore bisogno di urinare o fastidio/dolore durante l'atto di urinare. Molti gatti evitano quindi la cassetta associandola al dolore e "fanno pipì" dappertutto. Anche problemi scheletrici tipo artrosi o atrofia muscolare possono rendere l'atto di entrare in cassetta e urinare difficoltoso con conseguente ricerca di posticini meno problematici per urinare.- Un problema comportamentale legato a cambiamenti, stress, dispetti.- Un problema realmente legato alla vecchiaia con conseguenti cambiamenti nel comportamento e nelle abitudini.

Una visita clinica ed eventualmente degli approfondimenti da parte del veterinario potrebbero mettere in evidenza delle patologie che necessitano delle terapie. In caso di sospetto problema comportamentale vi sono diversi farmaci sia naturali che tradizionali che potrebbero essere utilizzati per influenzare il comportamento del gatto.Più difficile da trattare il problema legato alla vecchiaia con conseguente perdita delle corrette abitudini igieniche. Si potrebbe provare con dei medicamenti geriatrici sperando che il gatto riprenda le buone vecchie abitudini, altrimenti sarete costretti a limitare lo spazio a disposizione del gatto magari aggiungendo qualche lettiera per facilitargli il compito.

OVT

20 settembre - "Ho un gatto - più precisamente una gatta - di 18 anni. Circa un mese fa ha subìto un'anestesia dovuta ad un ascesso che si era formato dopo un morso. Da allora è molto invecchiato. Cammina più lentamente, evita di saltare sulla scrivania. Mangia bene. È un gatto che esce di casa. Mi consigliate di vaccinarlo ancora, visto che il termine era luglio? La mia gatta ha anche un tumore al naso ed al bordo di un orecchio che perde sangue ogni volta che cade la crosta. Grazie per il vostro consiglio".

Rosa C., Origlio

Gentile signora Rosa, ritengo che, viste le condizioni di salute della sua gatta e la sua età avanzata, non sia più necessario procedere alla vaccinazione. Per quanto riguarda il problema del tumore al naso e al bordo dell'orecchio va valutato il tipo di tumore e la possibilità di interventi chirurgici. Se non vi fosse la possibilità di una guarigione completa, conviene limitarsi ad interventi palliativi per garantire al gatto, ma anche al proprietario, la migliore qualità di vita il più a lungo possibile.

OVT

5 agosto - "Buongiorno. La mia gatta, Moonie, di 14 anni ha avuto qualche problema di fegato, anche se per tutto il resto funziona perfettamente. Facendo gli esami del sangue era stata anestetizzata anche perchè si prospettava di doverle fare pure una pulizia dei denti. Al secondo controllo dopo 2 mesi dall'inizio della cura, ho scelto di non sottoporre la mia micia all'anestesia e abbiamo proceduto (con non poche difficoltà visto che è piuttosto grossa e ha un caratterino!...) a farle il prelievo del sangue da sveglia. La mia paura è che anestesie così ravvicinate possano nuocerle vista appunto l'età. Mi è stato detto che esiste anche una dormia leggera (detta sedazione) a cui può essere dato in seguito un antidoto in modo che si vegli subito. Potrebbe, per favore, spiegarmi meglio la differenza tra anestesia e sedazione e se è vero che la sedazione è meno pesante dell'anestesia? Sarebbe comunque consigliabile per animali in età che dovranno forse ogni tanto fare un controllo? Per fortuna comunque la cura ha avuto buon esito e i suoi livelli sono migliorati. Grazie e complimenti per la rubrica".

Sabrina P. Sementina

Gentile Sabrina, nel suo caso l'anestesia andrebbe utilizzata con prudenza, infatti la sua Moonie ha 14 anni, é piuttosto grossa ed inoltre ha dei problemi al fegato.

Passo ora alla sua richiesta: quale la differenza tra sedazione e anestesia. Ebbene, per sedazione si intende l'utilizzo di medicamenti che tranquillizzano il gatto senza farlo dormire in maniera profonda. È utile in caso di manipolazioni non dolorose, come prelievi sangue, radiografie eccetera, in cui é sufficiente moderare le reazioni di paura o aggressività degli animali. Per anestesia si intende invece l'utilizzo di medicamenti che addormentano completamente l'animale in modo da permettere manipolazioni dolorose o interventi chirurgici.Nel suo caso é importante evitare medicamenti che vengono metabolizzati o che possono avere effetti collaterali a livello del fegato. Chieda consiglio al suo veterinario e... grazie per i complimenti. Fanno sempre piacere!