Oggi è la festa del gatto nero

La vita di questo micio è scandita dalla superstizione
Red. Online
17.11.2009 15:49

Martedì 17 novembre. Da tre anni a questa parte, in Italia, ricorre - promosso dall'Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) - il "Gatto nero Day". A differenza degli anni scorsi, in questo 2009 non sono però previste manifestazioni speciali. Quest'anno, infatti, si è preferito rivolgere un appello a tutti gli umani - in Italia si stima siano oltre un milione di persone - che convivono con un gatto nero: "Accendete, alle 20.30, una luce sul davanzale di una finestra della vostra casa per testimoniare il vostro affetto per questo splendido animale".

Ma perché, ci si chiederà, un "Gatto nero Day"? Non ci sono già abbastanza giornate speciali? E poi... cos'ha di speciale un gatto nero? Ebbene, i mici dal manto nero, da tempi immemorabili, sono oggetto di attenzioni particolari, non da parte di "gattofili", ma di persone dedite alla negormanzia o, più semplicemente, superstiziose. Dati alla mano dimostrano che in Italia sono circa 30 mila i gatti neri che vengono uccisi ogni anno: per essere utilizzati in riti sacrificali pseudo satanici, per la loro pelliccia (che viene conciata e venduta) o, ancora, per semplice superstizione.

Un affaire che concerne solo l'Italia? Niente affatto. Sebbene non vi siano dati mirati e specifici, anche in Ticino la vita dei gatti neri è tutt'altro che facile. Basti pensare che, in un paio d'occasioni, proprietari di gatti neri che si sono rivolti ai "Veterinari" che collaborano con la "Fattoria degli animali", ci hanno chiesto espressamente di modificare la località dalla quale ci scrivevano. "Sa - ci ha detto un internauta - il mio micio esce e non vorrei che gli succedesse qualcosa. I gatti neri sono, ancora oggi, e anche qui da noi, bersaglio di molti tipi strani". Non ci avremmo creduto se, verificando, non ci avessero detto che: "Sì, purtroppo è vero".