Se si dice "Siamo a cavallo"

Tre recenti pubblicazioni dedicate alla relazione che unisce l'essere umano con gli equini
Maria Grazia Buletti
15.12.2016 06:01

KANSAS CITY - «All'Università del Kansas c'è un cavallo imbalsamato. Si chiama Comanche. Era del capitano Keogh, uno degli ufficiali di Custer al Little Big Horn. Comanche fu colpito da sette frecce ma, con le cure adeguate, trascorse la convalescenza e il resto della sua vita a Fort Lincoln, diventando una leggenda». Viene voglia di continuare a leggere delle sorti di Comanche, del quale sappiamo che alla sua morte molti si strofinarono gli occhi leggendo il giornale, e tra loro molti vecchi Indiani che ben sapevano che il Grande Comanche aveva varcato le sconfinate praterie per tornare all'energia del Grande Spirito. È una delle affascinanti storie rigorosamente «equine» narrate da J. Edward Chamberlin, docente di inglese e storia comparata all'Università di Toronto, nel sul libro Storia del cavallo, dalla preistoria ai giorni nostri (Odoya edizioni).

Questo e altre due pubblicazioni ci vengono presentate da Maria Grazia Buletti nella pagina della Fattoria degli animali.