Tartarughe nate sotto l'ombrellone

La notizia, in sè, è di quelle che non trovi sui giornali perchè il fatto accade ogni anno, in molte zone costiere del mondo. Le tartarughe arrivano, depositano le loro uova e se ne vanno. Il 25 agosto, però, a Sharm el Sheik, questo gesto normale ha avuto un variazione: le uova sono state deposte sotto gli ombrelloni di una delle spiagge più frequentata di Sharm e... c'è stato un po' di scompiglio (non dimentichiamoci che le tartarughe sono animali protetti). Così abbiamo chiesto a Claudio Di Manao, il nostro scrittore di mare che a Sharm el Sheik ha vissuto per molti anni, se sapesse qualcosa. Lui ci ha regalato uno dei suoi racconti (grazie!). Eccolo:
"Mi sarebbe piaciuto vedere la faccia del Dr. Yasser, ranger del Parco Marino di Ras Mohammed, quando per telefono gli hanno raccontato che sulla spiaggia di Sharks Bay, sí, proprio quella con gli ombrelloni davanti al ristorante piú tradizionale di Sharm el Sheikh, s?erano schiuse delle uova di tartaruga, e i piccoli si stavano lanciando in massa nel mare.
Pagherei qualunque cosa per vedere Yasser recintare la zona, decidere sul da farsi, in mezzo a bagnanti in bikini, istruttori sub che conducono corsi, barche che rombano sul jetty. Queste specie protette! Hai voglia a cercare i loro nidi lungo spiagge magnifiche quanto impossibili, da raggiungere a nuoto dal gommone, o a costo di continui insabbiamenti con il fuoristrada! Queste tartarughe embricate... (ma vi spiace proprio tanto se da qui in poi le chiamo Hawksbill?) nella lista rossa della IUCN, ci avevano già beffato. Avevano nidificato a Marsa Ghozlani, una baietta nel Parco dove i turisti stendono le loro salviette su quelle che sembrano tracce di cingolati, o buche nella sabbia. E invece sono tracce di nidi e del faticoso trascinarsi in terraferma di questa antica specie: 180 milioni di anni. Eravamo in sette, quel giorno, Yasser, Mohammed, il direttore del Parco, Marco, Valentina, Nick, Simone, ed io. E già ci veniva da ridere allora.
?Ma son sceme? Qui è pieno di gente! Di notte ci vengono i gradassi in fuoristrada!?
?Chissà... ci sarà un motivo per cui si stanno estinguendo, no??
In effetti, tutte le Hawksbill osservate non hanno mai dato una gran prova di genialità. Semmai di disattatamento, di panico davanti al cambiamento.
Nell?altro sito, quello raggiungibile solo dagli alpinisti... (povero Mohammed, con la sua pancia) il buon Mohammed raccolse delle cacche e le chiuse in una bustina di plastica da alimenti autosigillante. ?Secondo me sono feci di iena, vedi? contengono del pelo, è un predatore grosso.? disse. E quei nidi non sembravano in buono stato. C?erano dei gusci in giro. E non era giunta l?ora della schiusa. Due Hawksbill si stavano accoppiando in mare, prorio davanti a noi, appena oltre il fringing reef. ?Non ha importanza quando lo fanno, le femmine possono conservare lo sperma anche per un anno, ma depongono le uova tutte nello stesso periodo... tutte.? È tipico delle specie marine nascere in massa e partire all?attacco di una nuova vita. E cosí le Hawksbill, rincitrullite o meno dall?inquinamento luminoso - che in teoria dovrebbe deviare il loro percorso- sembrano affidarci i loro piccoli. Ce li affidano sotto l?ombrellone, la salvietta o il lettino. Come per dirci: ?C?è un bel traffico qui... ma non vedo predatori in giro... vi va di curare i nostri piccoli?? Immagino la faccia di Yasser, mentre recinta la spiaggia per le uova non ancora schiuse e mentre raccoglie quei teneri hatchlings, i neonati, per portarli in una zona al sicuro dalle eliche. Lo immagino pensare quello che penso io:
?Ma... sono davvero imbecilli queste Hawksbill??