Con il naso all’insù

Una buona notizia per chi ama il freddo

Anche gli appassionati di ghiaccio e neve possono continuare a stare “con il naso all’insù” ed osservare il fringuello alpino: il passeriforme che nidifica alle temperature più basse in assoluto.
Nonostante il nome, il fringuello alpino fa parte della famiglia dei passeri.
Martina Ravioli
16.11.2020 08:22

Il fringuello alpino, Montifringilla nivalis, non è davvero freddoloso! È il passeriforme che nidifica alle temperature più basse in assoluto e anche d’inverno è raro vederlo sotto la quota di 1.500 metri. In Ticino le segnalazioni lo attestano fino ai 2.950 metri di altitudine sul Pizzo Lucendro, mentre le quote inferiori di nidificazione sono nei pressi del lago Ritom. Le popolazioni di fringuello alpino sono ben diffuse sia nella regione Piora-Dötra che nella Alta Leventina – Val Bedretto.

Nonostante il nome, questa specie fa parte della famiglia dei passeri e non dei fringuelli in senso stretto. È abbastanza socievole, sono stati osservati stormi fino a 300 individui, e d’inverno è frequente vederlo attorno ai rifugi di media montagna dove si ciba di briciole e trova sempre qualche avanzo. Il fringuello alpino sopravvive senza problemi anche a temperature di molto inferiori allo zero e tollera bene gli innevamenti abbondanti. Pur essendo presente in Svizzera con un numero di coppie stimato tra le 6.000 e le 9.000, e dunque non a immediato rischio estinzione, è comunque molto vulnerabile. Il WWF lo considera una delle dieci specie più minacciate dal cambiamento climatico per via del surriscaldamento terrestre e della conseguente diminuzione di habitat adatti.

Le caratteristiche
Il Montifringilla nivalis è lungo circa 18 cm, per un apertura alare di 35 cm e un peso di 40 grammi. Le ali sono bianche nella parte interna e nere in quella esterna. La coda è bianca e presenta una fascia nera nel mezzo. Il dorso è bruno e il capo grigiastro. Il ventre è più chiaro. La femmina ha colori meno vivaci, soprattutto durante la stagione riproduttiva. Il becco dei maschi diventa giallo acceso durante l’inverno.
Qui è possibile ascoltare il penetrante verso del fringuello alpino. Questi suoni secchi vengono emessi principalmente quando l’uccello è posato, meno durante il volo.

L’ambiente.
Diffuso lungo l’arco alpino, il fringuello alpino in Svizzera è sedentario. Le fluttuazioni stagionali sono dovute alle popolazioni migratrici a corto raggio che svernano o estivano da noi. Il suo areale si espande in quasi tutto l’emisfero nord a quote comprese tra i 1.400 metri e i 3.500 metri di altitudine. Gli habitat sono dunque i pascoli alpini oltre il limite della vegetazione. Il terreno deve presentare ripidi pendii con affioramenti rocciosi e pareti, necessari alla nidificazione.

La riproduzione
Il nido viene costruito tra i 1.600 e i 3.400 metri di quota e si trova tipicamente nelle cavità delle rocce, nei muri della baite, nei tralicci degli impianti di risalita. La coppa di muschio e foglie ospita, per una o due covate l’anno, 4 o 5 uova bianche che la femmina cova per due settimane. I pulcini si involano a 20 giorni, ma restano nei pressi degli adulti ancora per alcune settimane.

La nutrizione
Essendosi adattato ad un ambiente così ostile come l’alta montagna, anche la dieta del fringuello alpino è estremamente adattabile e variata. È onnivoro e si ciba sia di semi che di vegetali e insetti, ma soprattutto nel periodo riproduttivo predilige questi ultimi.

Scheda zoologica
Classe: Aves
Ordine: Passeriformes
Famiglia: Passeridae