Argentina: ora il tango è anche gay

Gli storici assicurano che nel XIX secolo si ballava esclusivamente tra uomini
Ats
20.08.2013 15:36

BUENOS AIRES - Tre anni fa l'Argentina è diventata il primo paese latinoamericano ad accettare le nozze gay, ma ora lo spirito di apertura ha raggiunto anche uno dei pilastri culturali del paese, nonché bastione tradizionale del "machismo" locale: il tango.

Ieri si è aperto a Buenos Aires il Mondiale del Tango, e per prima volta fra le 556 coppie provenienti da 37 paesi che competono per il massimo premio di ballo del "dos por cuatro" ci sono anche coppie gay, sopratutto maschili. Ai puristi che storcono il naso, gli esperti di storia del tango ricordano che nei suoi primi anni di vita -alla fine del secolo XIX- il ritmo caratteristico del Rio de La Plata era ballato quasi esclusivamente fra uomini, perché gran parte degli immigrati europei erano arrivati senza le loro famiglie, e dunque senza donne con cui ballare.

La tendenza ormai è comunque inarrestabile: nel week end scorso nella città di Cordoba, la seconda più importante del paese, ha aperto le porte La Furca, la prima "milonga" (sala da ballo) locale con spirito gay friendly. Del resto Lucrecio Robledo, uno dei responsabili della "milonga" ha raccontato alla stampa che si è limitato a importare in provincia una moda già lanciata a Buenos Aires, dove locali come La Marshall o Tango Queer hanno avuto molto successo aprendo al pubblico di ogni orientamento sessuale.

Certo il tango gay necessita di alcuni aggiustamenti al modello classico, anche nel linguaggio usato. Per esempio, non è più permesso parlare di ballerini maschio e femmina per stabilire le parti rispettive, ora è meglio riferirsi al "conductor" e al "conducido": il ruolo è sempre lo stesso, ma l'identità sessuale di chi lo svolge non è più tenuta in conto.

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