Addio all’insonnia con tisane e note

Aumento di peso, debolezza del sistema immunitario e, naturalmente, grande stanchezza. Sono questi alcuni dei disturbi più comuni che affliggono chi soffre di insonnia. Riposare correttamente e per il tempo necessario – dalle 7 alle 9 ore a notte, secondo gli esperti – è di fondamentale importanza per garantirsi un buono stato di salute, per recuperare forze e per affrontare con le adeguate energie tutte le incombenze quotidiane.
Gli effetti negativi
Non per tutti, però, è così: sono tantissime le persone – e sempre di più anche i giovanissimi – che passano la notte a rigirarsi nel letto. E se a lungo andare la privazione del sonno può portare a un abbassamento delle capacità mentali e a mettere rischio il benessere fisico, è altrettanto vero che l’insonnia ha anche un costo sociale ed economico. Lo ha sottolineato uno studio che ha calcolato il «prezzo» dell’incapacità di dormire degli svizzeri. L’istituto di ricerca RAND Europe ha evidenziato come chi dorme meno di sei ore a notte perda tra i cinque e i dieci giorni di lavoro all’anno in più rispetto a chi riposa, in media, tra le sette e le otto ore a notte. E non solo: chi dorme poco è più spesso malato e inoltre è meno produttivo, si distrae più facilmente al lavoro e fa più fatica a elaborare le informazioni. Tanto che ogni anno la stanchezza causa la perdita di 4,5 milioni di giornate di lavoro, con costi valutati tra i 5 e gli 8 miliardi di franchi.
Come intervenire
A maggior ragione, quindi, è importante mettere in atto tutte quelle strategie che favoriscano il buon riposo e che permettano di addormentarsi senza troppi problemi. Tra i consigli più classici – ma non per questo meno efficaci – c’è quello di badare all’alimentazione. La cena, in particolare, non dovrebbe essere troppo pesante.
Meglio quindi evitare pane, carboidrati, dolci ricchi di zucchero, alcolici e caffè, per lasciare posto a proteine animali e vegetali, come carne, uova, legumi, pesce e verdure cotte. Prima di coricarsi può essere utile concedersi anche una tisana calda e rilassante: tiglio, biancospino, lavanda e camomilla sono alcune tra le erbe che si sono dimostrate più efficaci da questo punto di vista.
La tisana può essere accompagnata dalla lettura di qualche pagina di un libro, che predispone in maniera piacevole verso il sonno. Al contrario, televisione, tablet e smartphone sovraccaricano il cervello, rendendo difficoltoso rilassarsi. Sarebbe meglio spegnerli prima di coricarsi e, possibilmente, non portarli a letto. In camera, inoltre, è fondamentale dormire al buio: l’oscurità favorisce lo sviluppo della melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Anche concedersi una doccia calda prima di mettersi a letto rilassa i muscoli e concilia il riposo.
Temperatura e musica
E se ancora non si riesce a dormire o ci si sveglia nel corso della notte? Alcuni studi hanno evidenziato che alzarsi e dedicarsi a un’attività che impegni mani e mente per una decina di minuti – un puzzle, per esempio, o un libro da colorare – aiuti a ritrovare il sonno perduto. Altrimenti si può regolare la temperatura della stanza: quella ideale per dormire è compresa tra i 15 e i 20 gradi. La musica può venire in aiuto, purché abbia un ritmo lento, tra i 60 e gli 80 battiti al minuto: la classica, a questo proposito, è perfetta.