Salute

Dal mare d’Irlanda una speranza per i linfomi: scoperta una nuova molecola grazie al contributo dello IOR

La ricerca, pubblicata su “ChemBioChem”, rivela il potenziale di un composto marino capace di inibire la crescita delle cellule tumorali - L’Istituto Oncologico di Ricerca di Bellinzona ha svolto un ruolo chiave nello studio internazionale
Red. Online
06.11.2025 11:36

Scienziati dell’Università di Galway (Irlanda) e dell’Istituto Oncologico di Ricerca (IOR) di Bellinzona — affiliato all’USI e membro di Bios+ — hanno identificato un nuovo composto naturale proveniente da un organismo marino raccolto lungo le coste irlandesi, una lumaca di mare chiamata Antiopella cristata.

Il composto, un derivato inedito della briostatina, ha mostrato la capacità di bloccare la crescita delle cellule tumorali di una forma aggressiva di linfoma — il linfoma diffuso a grandi cellule B attivate (ABC-DLBCL) — senza danneggiare le cellule sane.

L’IOR ha avuto un ruolo determinante nella parte biologica e molecolare dello studio, valutando l’efficacia e la selettività della nuova molecola sulle cellule tumorali. Il prof. Francesco Bertoni, vicedirettore dell’Istituto, ha spiegato che «la scoperta di questo nuovo analogo della briostatina rappresenta un passo incoraggiante: non significa che abbiamo già un nuovo farmaco, ma apre la strada a ulteriori ricerche su trattamenti per i linfomi aggressivi».

Il dr. Filippo Spriano, ricercatore post-dottorato all’IOR e primo coautore dello studio, ha sottolineato che «questa collaborazione internazionale dimostra come unendo competenze diverse si possano accelerare le scoperte di molecole promettenti».

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica ChemBioChem, rientra nel progetto di ricerca sul potenziale farmacologico della biodiversità marina, in particolare nella raccolta e analisi di composti provenienti dal Marine Biorepository irlandese.

La lumaca Antiopella cristata si è rivelata una fonte naturale concentrata di analoghi delle briostatine, già note per la loro attività biologica ma finora difficili da isolare in quantità sufficienti. La nuova molecola scoperta potrà ora essere studiata per valutarne i meccanismi d’azione e le possibili applicazioni terapeutiche.

Lo studio completo, intitolato «Screening the Irish Marine Biorepository Identifies a New Bryostatin Analogue as Potent Inhibitor of Activated B-Cells Diffuse Large B-Cell Lymphoma», è disponibile cliccando qui

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