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Fastidiosa forfora: ecco come si combatte

Due le forme, secca e grassa, ma a determinarla è quasi unicamente la dermatite seborroica. Prurito e imbarazzo scompaiono velocemente scegliendo i prodotti più adatti
Due le forme, secca e grassa, ma a determinarla è quasi unicamente la dermatite seborroica. Prurito e imbarazzo scompaiono velocemente scegliendo i prodotti più adatti
Red. Online
22.05.2020 18:30

Un problema comune, ma non per questo da sottovalutare, anche perché, per molti di quelli che ne soffrono, c’è anche una ricaduta importante dal punto di vista psicologico. Stiamo parlando della forfora, che si presenta sotto forma di squame biancastre o giallastre, più o meno abbondanti, sul cuoio capelluto. Si tratta di residui di cellule morte, che possono essere accompagnate da una sensazione di prurito e che tendono a diffondersi con “effetto neve” quando ci si pettina o ci si strofina la testa. Chi ne è colpito si ritrova spesso queste piccole scaglie anche sulle spalle e sui vestiti, con non poco imbarazzo. La notizia positiva, però, è che – se affrontata in maniera corretta – la forfora è una problematica che è possibile contrastare con efficacia nella grande maggioranza dei casi.

Per cominciare è utile sottolineare come esistano due forme di forfora. Quella secca è caratterizzata da piccole squame bianche e secche, per l’appunto, che cadono con più facilità; chi è colpito da quella grassa deve invece fare i conti con scaglie più grosse e untuose, che restano sul cuoio capelluto e sono più difficilmente soggette a caduta. Nonostante questo, gli esperti sono concordi nell’individuare la causa di entrambe nella dermatite seborroica, da cui dipende la forfora in oltre il 95 per cento delle situazioni. In altri casi, questo disturbo può dipendere dalla psoriasi (ma basta una visita dallo specialista per confermarlo o smentirlo) o da una dermatite da contatto.

A scatenare la dermatite seborroica e, di conseguenza, la forfora ci possono essere più cause. Tra queste un eccesso di sebo o la presenza di un fungo (Malassezia furfur) che si nutre proprio del sebo, determinando un’infiammazione del cuoio capelluto. Inoltre, possono avere un ruolo anche shampoo e prodotti per capelli particolarmente aggressivi, cambiamenti ormonali e stress. Alcuni studi individuano tra le cause anche una dieta troppo ricca di grassi, ma non ci sono, al momento, ricerche definitive su questo aspetto.

Da ricordare, inoltre, che gli uomini e soprattutto i giovani – a causa del lavoro degli ormoni androgeni – sono maggiormente a rischio per la comparsa della forfora; inoltre i cambi di stagione sono i momenti in cui è più facile che si presenti questo problema.

Come risolverlo? Prima di tutto utilizzando shampoo e prodotti specifici, con azione antiseborroica, antibatterica e antinfiammatoria. Una visita da uno specialista permetterà di individuare quello o quelli consigliati: un programma di corretta applicazione permetterà di risolvere il problema in breve tempo. In caso contrario sono da valutare approfondimenti diagnostici e l’utilizzo di altri prodotti più sofisticati, da concordare rigorosamente con il dermatologo.