Il rischio diabete cresce se si soffre di insonnia

Il diabete è una malattia ad altissima incidenza, tanto nel mondo quanto in Svizzera. Stando ai dati dell’Associazione Svizzera per il diabete, i malati nel nostro Paese sarebbero circa 500mila, di cui 40mila affetti da quello di tipo 1. Impressionanti i numeri a livello mondiale, dove si calcolano 425 milioni di persone affette da questa patologia. Destinate, stando alle stime, a crescere ancora: entro il 2045 saranno 629 milioni. E non solo: gli esperti sostengono anche che circa la metà delle persone diabetiche al mondo non sappia ancora di essere interessata da questa patologia.
In questo contesto, dunque, diventa ancora più importante mettere in atto tutte le strategie di prevenzione, considerando anche le varianti fino a questo momento tenute poco in considerazione come, ad esempio, la relazione che esisterebbe tra insonnia e diabete.
A dirlo, di recente, è stato un ampio studio effettuato dall’istituto svedese Karolinska di Stoccolma, che ha evidenziato come soffrire di insonnia aumenti il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2, la forma più diffusa della malattia. Entrando più nello specifico dei dati diffusi dai ricercatori, chi soffre di insonnia avrebbe un rischio del 17% maggiore di ammalarsi di diabete. E non solo perché l’insonnia favorisce quei fattori che agiscono sulla malattia, come l’aumento di peso e un peggioramento delle abitudini alimentari, ma anche per una serie di altri meccanismi indipendenti dal sovrappeso stesso.
Dopo l’analisi di una serie di studi e di un campione di oltre 90mila pazienti tra individui sani e altri malati di diabete, i ricercatori sono infatti riusciti a identificare 34 fattori, di cui 19 legati a rischio aumentato di malattia e 15 a una riduzione del rischio. Altri 21 potenziali fattori restano ancora da indagare.
Stringendo ulteriormente la lente, i ricercatori hanno spiegato come tra i 19 fattori ci siano condizioni come l’eccesso di peso, la depressione, il colesterolo nel sangue, l’ipertensione, il fumo e, anche l’insonnia: una novità, visto che questo disturbo non era mai stato prima di oggi tenuto in considerazione per i rischi legati alla malattia. E c’è di più: per il team svedese il rischio resta costante anche se l’insonnia non incide sull’aumento del peso corporeo. Insomma, ci sarebbe a tutti gli effetti una relazione causale tra la mancanza di sonno e lo sviluppo della malattia. In particolare, dicono ancora gli studiosi, l’insonnia contribuirebbe a un aumento di quasi il 10% del pericolo di ammalarsi di diabete mellito di tipo 2.